Anche mercato rimorchi e semirimorchi in calo a gennaio 2020
Non solo vendite di veicoli commerciali in calo nel gennaio 2020: brutte notizie anche per il mercato rimorchi e semirimorchi. Secondo l’UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri, il mercato del settore in questione ha registrato a gennaio una flessione pari a -19,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 per un totale di 1.150 unità immatricolate […]
Non solo vendite di veicoli commerciali in calo nel gennaio 2020: brutte notizie anche per il mercato rimorchi e semirimorchi. Secondo l’UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri, il mercato del settore in questione ha registrato a gennaio una flessione pari a -19,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 per un totale di 1.150 unità immatricolate contro le 1.421 dell’anno precedente. Si tratta di dati, ricordiamolo, che seppur in linea con quanto già affermava qualche settimana fa Dodoni, CEO vendite di Kögel, non mostrano ancora gli effetti sull’economia che avrà il Coronavirus, diffusosi inizialmente in Cina e attualmente al centro del dibattito pubblico a causa dei numerosi casi di contagio nel Nord Italia.
Mercato rimorchi e semirimorchi, un calo graduale negli ultimi anni
Stando a quanto affermato nella nota, si tratta di un calo che prosegue inesorabilmente ormai dall’aprile 2018: alcuni mesi hanno persino chiuso in negativo con numeri a due cifre. Tuttavia il dato di gennaio 2020 relativo al mercato rimorchi e semirimorchi è in assoluto il peggiore registrato negli ultimi due anni. A titolo esemplificativo, considerando lo stesso arco temporale, il calo delle vendite dei veicoli commerciali, che nel gennaio 2020 è comunque rimasto significativo, è stato “solo” del 2,3%.
Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, ha provato a dare una spiegazione al sostanzioso calo dell’ultimo anno: “Le possibili ragioni di tale situazione sono state ripetutamente denunciate, ma l’attenzione del Decisore politico in merito non si è risvegliata. Il calo del mercato nonostante i finanziamenti agli investimenti nell’autotrasporto, dove i fondi destinati all’acquisto di veicoli trainati sono intesi a favorire l’intermodalità – prosegue il coordinatore – ci dice che probabilmente non è stata fatta una fotografia corretta del settore, considerato che la necessità di rinnovo del parco è sentita anche per i rimorchi destinati a circolare su strada per medie percorrenze, visto che vengono impiegati mezzi particolarmente vecchi”.
Meno burocrazia, più censimenti: le proposte di UNRAE
Secondo Montella al centro del programma del Legislatore, oltre alla facilitazione del processo legato alla concessione dei contributi, dovrebbe esserci anche la necessità di istituire un organo o un sistema di sostegno che verifichi e censisca effettivamente il parco rimorchi e semirimorchi circolanti poiché parte integrante del mondo dei trasporti. Non ultima anche la necessità di snellire l’attività degli Uffici Periferici dell’Amministrazione dei Trasporti affinché recuperino efficienza per aggiustare tutte quelle norme che, attualmente, insieme alla scarsità di risorse provocano ritardi, con esiti non trascurabili sulla produzione. L’obiettivo sarebbe quello di garantire i parametri di sicurezza ed sostenibilità a cui, lentamente, le compagnie si stanno adeguando.
“In altre parole, servirebbe un’analisi dei problemi dell’autotrasporto che indicasse tutte le possibili alternative atte a migliorarne l’efficienza in termini concreti, cominciando col realizzare un miglior rapporto tra occupazione delle strade e quantità effettiva di merce movimentata” ha aggiunto Montella, concludendo che”i dati in nostro possesso continuiamo ad avere serie difficoltà a inquadrare la reale composizione del parco circolante e, quindi, a individuare quelle aree dove il rinnovo si fa indilazionabile, poiché viene meno l’affidabilità complessiva del trasporto”.