Il Piano vaccinazioni, nelle varie articolazioni, verrà analizzato nel corso dell’incontro del 18 febbraio dagli studi Tv di evenT nel primo appuntamento di Zerogradi, in diretta streaming su tutti i canali digitali e social. All’incontro hanno confermato la loro presenza Domenico Andreoli (Head of Marketing, PR & Homologations Mercedes-Benz Trucks Italia), Mauro Bonaretti (Consigliere del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid), Gianni Cramarossa (Industry Manager per la Logistica, Certiquality), Mila De Iure (Direttore Generale ASSORAM), Emanuele Mura (Managing Director Chiggiato Trasporti), Sandro Pietramala (QHSE & Logistics Manager Savino Del Bene S.p.A.), Paolo Uggè (Presidente Conftrasporto), Paolo Volta (Consulente di logistica, Logistico dell’anno 2019 e Coordinatore didattico evenT) e Bruno Fusciani (Global Commercial Leader Marine and Cold Storage Solutions Thermo King). Il programma completo è invece consultabile in calce all’articolo.

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2020, l’anno della pandemia. Come ripartire? Se ne parla a Zerogradi

Il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia.  Ad alcuni è sembrato di vivere alcune  scene di Cassandra Crossing (famoso film del 1976.) le strade deserte, i market presi d’assalto, le fabbriche ferme o quasi, la metro vuota, le Chiese chiuse, le serrande dei negozi abbassate.

Il titolo del film, riferendosi al ponte polacco, meta finale della vicenda, richiama nel titolo il nome dell’antica principessa Cassandra figlia di Priamo, re di Troia; il dio Apollo, che si era innamorato perdutamente di lei, le fece dono della preveggenza; la giovane principessa troiana però rifiutò la proposta amorosa di Apollo che, per tutta risposta, si vendicò condannandola a predire eventi di terribile portata senza essere mai creduta (di Cassandra si parla nell’Iliade, Omero la  descrive mentre predice, derisa dai propri concittadini, la distruzione della città di Troia).

Covid-19, uno tsunami sull’economia italiana

Il rapporto dell’Istituto di Statistica sulle imprese a fronte del Covid-19 ci riporta alla triste realtà dei numeri.  Tra giugno e ottobre  dello scorso anno oltre due terzi delle imprese italiane ( il 68,4% del totale) hanno subito  riduzioni di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019. Il 32,4% (con il 21,1% di occupati) ha evidenziato  rischi operativi e di sostenibilità della propria attività e il 37,5% ha richiesto il sostegno pubblico per liquidità e credito. Dal report Istat emerge  inoltre  che circa 73 mila imprese, che pesano per il 4% dell’occupazione,  hanno dichiarato di essere chiuse: 55 mila prevedono di riaprire e 17 mila resteranno inattive.

Una nota positiva perviene dal commercio on line. Nel periodo pandemico, che tuttora perdura,  l’ecommerce è stato un importantissimo driver per la logistica. I nuovi consumatori online in Italia, sono cresciuti sino a  2 milioni 1,3 milioni dei quali, secondo le stime di Netcomm, da attribuire al lockdown.

La logistica rappresenta  un settore strategico per l’economia del Paese: quasi 100 mila imprese, 1,5 milioni di addetti, 85 miliardi di fatturato nel 2019, il 9% del Pil nazionale.  Logistica fattore fondamentale anche della campagna vaccinale.

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Vaccino Covid-19, il primo passo per uscire dall’incubo. L’approfondimento a Zerogradi

Sulla pagina del governo info.vaccinicovid.gov.it  è pubblicato il Piano strategico che dedica alla “Logistica, approvvigionamento, stoccaggio e trasporto” una pagina.  Nella  prospettiva apicale si precisa che  “gli aspetti relativi alla logistica e alla catena di approvvigionamento (supply chain), stoccaggio e trasporto dei vaccini saranno di competenza del Commissario Straordinario” e in  merito alla parte operativa, “per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard (tra i 2° e gli 8°) si adotterà un modello di distribuzione “hub and spoke”, con 1 sito nazionale di stoccaggio e una serie di siti territoriali di secondo livello.

Per quanto riguarda invece i vaccini che necessitano di catena del freddo estrema, questi verranno consegnati direttamente dall’azienda produttrice presso 300 punti vaccinali, che sono stati condivisi con le Regioni e le Province Autonome”. Infine si precisa che “la distribuzione dei vaccini, in particolare relativi alla catena del freddo standard, avverrà con il coinvolgimento delle forze armate che, in accordo con il Commissario Straordinario, stanno già pianificando vettori, modalità e logistica.”

La prima  fase è iniziata il 27 dicembre 2020 in tutta Europa. Le 9.750 dosi del vaccino Pfizer  italiane sono arrivate all’ospedale Spallanzani di Roma, adibito ad hub per poi essere smistate dalle Forze armate nel Paese.  Per le regioni più distanti i vaccini sono stati stoccati nell’hub centrale di Pratica di Mare e da qui caricate su elicotteri o aerei per raggiungere i primi 21 siti nazionali. Una logistica complicata e farraginosa.

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La lunga campagna vaccinale

Cerchiamo di circoscrivere l’ampiezza del fenomeno. Vaccinare i 2/3 della popolazione Italiana, circa 40 milioni di persone, significa dover prevedere la distribuzione di almeno  70 milioni di dosi.( ll vaccino prodotto dalla Pfizer  deve essere somministrato in due sessioni, mentre altri vaccini – in arrivo-prevedono una unica seduta.)  La casa farmaceutica americana ha affidato il trasporto primario ad un trasportatore di propria fiducia che gestirà l’autotrasporto dei vaccini dallo stabilimento belga verso varie piattaforme di distribuzione e aeroporti di tutta Europa.  In Italia  i farmaci giungeranno  nei 294 punti di somministrazione indicati dalle regioni al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, che non sempre coincidono con il luogo della inoculazione del farmaco. La distribuzione del vaccino genera tre diverse catene logistiche verso tre grandi categorie di utenti: le RSA, gli ospedali ed i privati (quest’ultimi comprendono anche le persone  allettate).

Nessuno ne parla, come se fosse un tema marginale, invece rappresenta il cuore del piano vaccinazioni. Dove sarà erogato il vaccino? Quali procedure, quali processi operativi e da chi sarà gestita la macchina organizzativa? Quali i sistemi di sicurezza passiva presso i siti di stoccaggio del farmaco? Come  è monitorata la catena del freddo? E’ necessario inoltre definire format e standard di ogni centro: i tempi l’accoglienza il periodo di osservazione e la parte amministrativa.  In  quante settimane, mesi si deve concludere l’operazione vaccinale? Quante ore al giorno è attivo il centro vaccinale? Per quanti giorni alla settimana? Come vengono avvisati i cittadini?

Ipotizzando di voler completare il piano in 10 mesi significa distribuire 350.000 dosi per 200 giorni, che vanno ovviamente integrati da cerotti, siringhe, aghi e materiale sanitario di corredo. La tragedia  della pandemia può essere superata solo da una organizzazione rigorosa e trasparente accompagnata da una informazione puntuale, senza  dimenticare che  alla domanda se  il vaccino è per sempre o deve essere replicato ogni 6 / 12 mesi, ad oggi non si hanno risposte. E noto che in una in una situazione di opacità il dubbio trova  terreno fertile: La logistica del vaccino è un servizio sociale o un business?

Il programma del primo appuntamento di Zerogradi – La logistica del vaccino

  • Ore 15.30:

Sigla e inizio collegamento. Conducono la trasmissione: Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno

Dibattito sul piano economico, politico e tecnologico; tavola rotonda con gli ospiti in studio e in collegamento streaming; testimonianze dei principali player della filiera logistica del freddo.

  • Ore 17.15:

Q&A – gli ospiti risponderanno alle domande del pubblico che arriveranno in redazione

  • Ore 17.30

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