Zerogradi 2024: il racconto di un’altra edizione di successo. A Catone e D’Amora gli Zerogradi Awards
Il tradizionale happening della catena del freddo si conferma evento di punta in un settore in crescita che resiste alla crisi. Sette workshop tematici, il convegno istituzionale e la consegna degli awards, con la novità del premio speciale assegnato ad Aster coop hanno scandito la giornata del 20 giugno al museo Mille Miglia di Brescia.
Va in archivio anche l’edizione 2024 di Zerogradi, l’ormai tradizionale e atteso appuntamento che riunisce i professionisti del trasporto a temperatura controllata. Anche quest’anno, la partecipazione ha sfiorato le 200 aziende totali, con gli operatori professionali impegnati in un’intensa giornata che ha alternato momenti divulgativi a occasioni di networking. Sullo sfondo, l’esposizione di ben nove veicoli forniti dai partner della manifestazione, tutti attrezzati per il trasporto isotermico. Dai semirimorchi con furgonatura isotermica Kögel e Lamberet al trattore stradale IVECO S-Way, fino alle due motrici DAF XD e XB, anch’esse con allestimento per il trasporto a temperatura controllata, così come il MAN TGM 18.320. Presenti anche i veicoli commerciali leggeri Berlingo e Jumpy di Citroën, così come un’unità frigo Daikin installata e un’altra unità elettrica in esposizione, dotata di batteria.
Diversi i momenti dedicati al networking professionale e all’incontro, come il lunch offerto da IVECO o il cocktail finale che ha sancito la chiusura della manifestazione. E non è mancato il momento ludico, con la visita guidata alla collezione del museo Mille Miglia, aperto nel 2004 per iniziativa del gruppo di imprenditori locali “amici della Mille Miglia”. Collezione composta da vetture e oggetti che hanno fatto la storia dell’automobilismo in Italia, ospitata nel complesso del monastero di Santa Eufemia della Fonte risalente all’anno Mille.
Gli Zerogradi Awards 2024
Puntuale è arrivata anche la consegna degli Zerogradi Awards, opera esclusiva di Acitoinox, azienda di riferimento nella lavorazione dell’acciaio inox e nella personalizzazione dei truck, Awards assegnati alle realtà che più si sono contraddistinte nello sviluppo di soluzioni innovative. La giuria, presieduta dal coordinatore didattico di evenT Paolo Volta, ha conferito il riconoscimento per il settore food al gruppo Catone, capace di ottenere un risparmio annuale di 3.250 tonnellate di CO2 grazie alla produzione sostenibile di energia elettrica. Nel settore pharma il premio è andato alla D’Amora Trasporti per essere stata in grado di ridurre il consumo di energia elettrica negli ambienti di lavoro grazie all’introduzione della tecnologia LED. Infine, la giuria ha voluto assegnare un riconoscimento speciale ad Aster coop, impegnata in diversi progetti che mirano alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Tra questi, il progetto di economia circolare “RiVending” e quello denominato “e-tractor”, condiviso con Electrolux e Vecar, che consentirà il risparmio di 2 tonnellate di CO2 all’anno grazie all’inserimento di ralle elettriche negli stabilimenti Electrolux di Porcia, Susegana e Forlì.
Il convegno istituzionale ‘Italia. Ma che freddo fa’
Fulcro della giornata di Zerogradi è stato il convegno istituzionale ‘Italia: ma che freddo fa’, moderato dal direttore di Trasportare Oggi in Europa, Luca Barassi, e dal direttore di Vado e Torno, Maurizio Cervetto. Un momento di riflessione sullo stato del trasporto refrigerato nel nostro Paese e sui trend di sviluppo nel prossimo futuro. Sempre Paolo Volta ha messo in evidenza come, anche per via dell’invecchiamento della popolazione, il mercato dei farmaci sia in grande crescita e in grado di attirare ingenti investimenti. Un impatto ancora più importante sul PIL nazionale (il 4,1 per l’esattezza) è generato dai prodotti alimentari, che siano freschi o surgelati: gli indicatori mostrano come il trend sia destinato a continuare anche nei prossimi anni, quando peraltro, e qui si parla nello specifico di trasporto, entrerà in vigore la roadmap europea per la riduzione delle emissioni. Dunque, nuove sfide. Le imprese di trasporto italiane sono pronte ad affrontarle?
Emanuele Niglio, responsabile istituzionale UNRAE sezione Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti, si è soffermato sulle criticità: dal parco circolante molto anziano, come certificano i dati UNRAE, alla carenza di autisti, fino agli incentivi per l’acquisto di veicoli green, “irrisori se paragonati a quelli di altri Paesi europei”. Proprio rispetto all’Europa l’Italia deve scontare un gap importante che ne mina la competitività: “il fatto che manca, qui da noi, l’aggregazione per avere grandi flotte, come avviene altrove in Europa”, ha detto Umberto Torello, presidente di Transfrigoroute Italia. “Pensiamo sempre all’eccellenza dei prodotti che trasportiamo, specialmente nel settore agroalimentare, ma è difficile che le aziende di trasporti siano a loro volta considerate un’eccellenza. Tanto meno i veicoli, che nel trasporto isotermico hanno un’anzianità media di 16 anni”.
La questione delle normative, come la più volte citata ATP che regola le modalità di trasporto delle derrate alimentari, “non può essere considerata un fattore discriminante nella competitività”, secondo Bruno Cortecci, presidente della Sezione Regime di Freddo di ANFIA. “L’ATP è sicuramente datata, andrebbe aggiornata ed è frutto di un compromesso al ribasso, ma garantisce democraticità perché teoricamente tutti sono chiamati a rispettarla. Piuttosto, in ambito farmaceutico non ci sono regole, e questo è un grosso problema”.
“Manca una strategia per il nostro comparto, che genera quasi l’8 per cento del PIL e dà lavoro, se consideriamo l’indotto, a un milione e mezzo di persone”, ha aggiunto il segretario generale di FIAP, Alessandro Peron. “La logistica non è un settore artigianale, ma industriale, chiamato a competere in un contesto sempre più globale: le nuove sfide si chiamano digitalizzazione – per cui serve tanta formazione – e sostenibilità, non una moda ma una necessità”.
Cosa fare, dunque, per avviare un processo virtuoso anche e soprattutto in chiave green? Secondo Torello, sarebbe importante avere più potere contrattuale nei confronti della committenza per arrivare a margini più alti. Niglio, invece, in rappresentanza di UNRAE chiede un piano strutturale alla politica e misure incentivanti per il ricambio dei veicoli di carattere pluriennale, con disincentivi per le imprese che utilizzano mezzi vetusti (e più inquinanti). Sostenibilità come grande cambiamento culturale che rivoluzionerà anche i rapporti con la committenza, sperabilmente all’insegna di una maggiore etica nel settore, secondo Alessandro Peron. Cortecci, invece, mette in guardia sul reale impatto green di alcune tecnologie per il trasporto refrigerato: bisognerebbe riflettere di più in questo senso.
I sette workshop tematici
Di carattere più squisitamente tecnico sono stati i sette workshop tematici che si sono svolti in due sale separate la mattina e il pomeriggio del 20 giugno, in modo da dare a tutti l’opportunità di seguirli. Citroën ha fatto un excursus sulla rinnovata gamma di veicoli commerciali termici ed elettrici predisposti per il trasporto refrigerato, con un accenno al sistema mobile Coldtainer, certificato ATP e omologato per tutti i van. DAF ha illustrato gli avanzamenti tecnologici in fatto di sicurezza, efficienza e sostenibilità della sua versatile gamma New Generation, caratterizzata da allestibilità semplificata. Anche IVECO si è concentrata sulle novità di gamma, specialmente nel segmento medio-pesante, arrivate anche grazie al dialogo con clienti e allestitori. Con il mix tecnologico sullo sfondo per garantire il veicolo più efficiente a ogni missione. Kögel Italia ha, invece, presentato il progetto AssiKura, volto a omaggiare il primo tagliando ai clienti per favorire la manutenzione dei semirimorchi che, specialmente nel caso del trasporto isotermico, sono soggetti a stress non indifferente con il rischio di danni o crepature che possono mettere a repentaglio il carico, ma anche la sicurezza stradale.
Renault Trucks ha quindi presentato il progetto ReFreeze che ambisce ad assicurare la consegna quanto più possibile di veicoli allestiti ai clienti, grazie all’integrazione con la rete di partner. Un progetto che riguarda molto da vicino i veicoli elettrici, che siano medio-pesanti o leggeri. Anche MAN ha fatto il punto di un progetto espressamente dedicato al trasporto refrigerato, MAN For Fresh, che sta consentendo al costruttore bavarese di entrare sempre più in un segmento di mercato in crescita e si basa sulla graduale acquisizione di competenze, oltre che sul lavoro congiunto, anche in questo caso, con la rete di partner (allestitori e fornitori di gruppi frigo). Alla vigilia dei 90 anni di storia, Lamberet conferma la sua natura innovativa nel settore del trasporto isotermico, con la capacità di allestire veicoli di dimensioni diverse, dai semirimorchi alla coibentazione dei van. A Zerogradi, Lamberet ha introdotto il caso di successo della collaborazione con il trasportatore HAVI su un veicolo ibrido per il trasporto alimentare.