Va in archivio anche Zerogradi 2023, l’evento pensato per i professionisti della catena del freddo che dal 2022 è diventato un vero e proprio happening. Una giornata scandita da workshop tematici, un convegno istituzionale, la consegna degli ormai tradizionali Zerogradi Awards, che premiano le eccellenze italiane nel trasporto refrigerato, ma anche da tanti momenti di networking. Il tutto nella suggestiva cornice del museo Nicolis di Villafranca di Verona, che ospita un’ampia collezione di auto e moto d’epoca, nonché migliaia di oggetti e pezzi unici.

L’happening organizzato da evenT con i suoi partner Vado e Torno e Trasportare Oggi in Europa ha coinvolto quest’anno oltre 180 persone, a testimonianza del fatto che Zerogradi rappresenta ormai l’evento di riferimento del trasporto isotermico in Italia.

Programma e vincitori degli Zerogradi Awards 2023

Come ogni anno, Zerogradi è l’occasione per consegnare gli ormai tradizionali e attesi Awards, i riconoscimenti premiano quelle eccellenze della filiera che si sono particolarmente distinte nella loro attività. Due i premi consegnati da Umberto Torello, presidente di Transfrigoroute che ha patrocinato il contest. Nel settore Food è stata l’azienda lombarda Gi.Ma. Trans ad aggiudicarsi quest’anno il riconoscimento, mentre la novarese Riboni ha vinto il premio nel settore Pharma.

zerogradi 2023

Il convegno istituzionale

Moderato dal direttore di Vado e Torno, Maurizio Cervetto, e da Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi in Europa, il convegno del pomeriggio aveva come tema le nuove fonti energetiche nel trasporto a temperatura controllata. Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council, nella sua relazione introduttiva ha sottolineato il fatto che, sebbene l’Italia non abbia ancora un piano energetico nazionale, le aziende di trasporto sono chiamate a rinnovare il parco veicoli – particolarmente anziano in Italia – attingendo dalle possibilità che la tecnologia offre. «Siamo in un momento di grande discontinuità che implica la necessità di ripensare profondamente il trasporto in un quadro tecnologico che sta cambiando», ha detto Marciani.

Gli obiettivi che l’Europa ha fissato, con la scelta di puntare su determinati vettori e di escluderne altri (i biocarburanti, in particolare), pare complicare il quadro, anziché semplificarlo. Dunque, come rendere più sostenibile, anche economicamente, il trasferimento delle merci in un settore particolarmente energivoro come quello del trasporto a temperatura controllata? Questa la prima domanda che il professor Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT, ha posto agli altri relatori. «Se l’obiettivo è ridurre la CO2, lasciatecelo fare con la migliore tecnologia disponibile a oggi», ha provato a rispondere Valerio Vanacore, responsabile Trazioni Alternative IVECO Mercato Italia, sottolineando la necessità di non escludere i biocarburanti, e il biometano in particolare, dal ventaglio delle possibilità, ma anche di promuovere un approccio sinergico tra case costruttrici e istituzioni, che finora è forse mancato.

zerogradi 2023

«Stiamo demonizzando il diesel, e quell’Euro 6 su cui le case hanno molto investito, che già permette di abbattere di molto le emissioni», ha aggiunto il responsabile Marketing di DAF Veicoli Industriali, Mauro Monfredini, convinto che la transizione sia inevitabile, ma che debba essere graduale. E che i costruttori si stiano molto impegnando per mettere a disposizione dei clienti un ventaglio di soluzioni diverse. L’intermodalità è «la soluzione più concreta» per incrementare la sostenibilità del trasporto merci oggi, secondo Nicolò Berghinz, responsabile Relazioni Esterne di ALIS, associazione nata proprio con questo obiettivo.

Capitolo investimenti: che direzione prendere?

Per fare tutto questo però, ha ribadito il professor Volta, sono necessari investimenti importanti. In quale direzione dovrebbero andare? La risposta più gettonata tra i relatori del convegno è stata “formazione”. «Lo sviluppo delle competenze riguarda tante figure professionali, inclusa la forza vendita che deve proporre e spiegare veicoli con nuove alimentazioni ai clienti», ha detto il product Marketing Manager di MAN Italia, Corrado Paolazzi, convinto peraltro che le aziende di trasporto siano mai come oggi chiamate ad avere un ruolo proattivo e diventare attrattive, nonché a fare maggiormente rete. Maurizio Di Blasio, Senior Sales Engineer di Webfleet Italia, parte del gruppo Bridgestone, si è soffermato sull’importanza che nell’autotrasporto attuale rivestono non soltanto i dati, ma anche le figure professionali in grado di analizzarli e creare valore aggiunto. «Dare, insomma, alle aziende strumenti semplici efficaci per gestire in modo diverso i trasporti». E, per riportare la discussione alla catena del freddo, non va dimenticato che si tratta di una filiera che deve contare sull’assoluta affidabilità dei veicoli.

I workshop tematici

Di dati si è parlato a lungo anche nei quattro workshop tematici della mattina. Lamberet, insieme ai partner Kolinpharma e Bomi Group, ha raccontato della collaborazione in essere nel trasporto a temperatura controllata di prodotti nutraceutici, tra le più avanzate tendenze nel settore farmaceutico. Anche Geotab, insieme al partner Veicoli, ha parlato di un progetto concreto che ha permesso a un’azienda attiva nel trasporto di farmaci verso i presidi territoriali di sfruttare a pieno le potenzialità della telematica non solo nel controllo della temperatura dei furgoni, ma anche nella gestione complessiva delle consegne. ZF-Transics ha illustrato le soluzioni di connettività per i veicoli refrigerati, gestite tramite la nuova piattaforma SCALAR. Kögel ha infine proposto una panoramica sul parco isotermico circolante, gli obiettivi futuri di decarbonizzazione del settore e gli sforzi dei costruttori di semirimorchi per far sì che i veicoli aderiscano alla normativa VECTO, in vigore dal prossimo anno

In primo piano

Articoli correlati