{"id":41245,"date":"2023-11-09T14:22:47","date_gmt":"2023-11-09T13:22:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.vadoetornoweb.com\/?p=41245"},"modified":"2023-11-09T14:22:49","modified_gmt":"2023-11-09T13:22:49","slug":"ponte-sullo-stretto-ma-a-chi-serve-davvero","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.vadoetornoweb.com\/ponte-sullo-stretto-ma-a-chi-serve-davvero\/","title":{"rendered":"Ponte sullo Stretto, ma a chi serve davvero?"},"content":{"rendered":"\n
Con l\u2019attenzione dei media focalizzata sul conflitto in Medioriente (che ha scalzato dalle prime pagine dei quotidiani l\u2019altrettanto cruenta guerra in Ucraina) e il Governo impegnato a limare il testo di una manovra che ha portato fibrillazioni pure dentro la stessa maggioranza dell\u2019esecutivo Meloni, la questione del Ponte sullo Stretto sembra essere passata in secondo piano, almeno nel dibattito pubblico. <\/p>\n\n\n\n
Anzi, a dirla tutta, \u00e8 scomparsa dai radar. Logico, visto l\u2019incalzare della cronaca, ma anche tenuto conto del fatto che, dopo il s\u00ec del Senato alla costruzione dell\u2019opera, l\u2019avvio dei lavori di realizzazione \u00e8 relativamente lontano, essendo previsto (dal ministro Salvini) a luglio del prossimo anno.<\/p>\n\n\n\n
Nel frattempo il Ponte sullo Stretto ha ottenuto i finanziamenti necessari nella legge di Bilancio. Passaggio chiave per l\u2019ambizioso progetto che Matteo Salvini<\/strong>, il principale sostenitore, ha commentato con evidente soddisfazione, e pure togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, in un\u2019intervista al Corriere della Sera pubblicata il 31 ottobre, nella quale il titolare del dicastero delle Infrastrutture sottolinea come con questo risultato \u00ababbiamo smentito i veleni di chi non credeva alle risorse per il Ponte\u00bb.<\/p>\n\n\n\n
Opera, sono sempre parole di Salvini riportate dal quotidiano milanese, che \u00abcon una massiccia diminuzione di milioni di tonnellate di CO2<\/sub>, porter\u00e0 almeno 30 mila posti di lavoro\u00bb, e conseguentemente \u00abuna maggiore ricchezza per le famiglie per oltre 18 miliardi di euro, come illustrato anche da uno studio di Openeconomics\u00bb.<\/p>\n\n\n\n
Ma qualcuno parla di grande bluff<\/h3>\n\n\n\n
Considerazioni e numeri tuttavia non sufficienti a garantire al progetto un consenso plebiscitario. Il Ponte sullo Stretto \u00e8 oggi, come lo \u00e8 stato in passato e come probabilmente sar\u00e0 anche in futuro, un\u2019opera controversa e divisiva.<\/strong><\/p>\n\n\n\n
Tra le voci di chi non solo storce il naso, ma si oppone alla realizzazione del ponte c\u2019\u00e8 Legambiente<\/strong>, che nel dossier 2023 molto significativamente intitolato \u2018Il grande bluff\u2019 non ricorre a troppi giri di parole. \u00ab\u00c8 davvero senza senso\u00bb, si legge, \u00abcontinuare a parlare di una simile cattedrale nel deserto, visti i fallimenti che questo tipo di approccio ha avuto negli scorsi decenni. \u00c8 per\u00f2 ripartita la retorica di questa \u2018grande opera\u2019 utile solo a sperperare altri soldi pubblici, oltre al miliardo di euro che fino a oggi sono costati studi, consulenze e stipendi della societ\u00e0 Stretto di Messina, che di fatto ha distolto l\u2019attenzione dalle vere priorit\u00e0 per far spostare persone e merci in modo civile e da paese moderno in Calabria e Sicilia\u00bb.<\/p>\n\n\n\n
Bocciatura senza se e senza ma per quest\u2019opera di cui si parla, \u00e8 il caso di ricordarlo, dal lontano 1968, <\/strong>quando con la legge 384 venne assegnato ad Anas, Ferrovie dello Stato e Consiglio nazionale delle ricerche, il compito di valutare la fattibilit\u00e0 di un collegamento fisso sullo Stretto tra Sicilia e Calabria.<\/p>\n\n\n\n
Le fortissime riserve di Legambiente sul progetto del ponte toccano diversi aspetti, tra cui la sostenibilit\u00e0 ambientale ed economica dell\u2019opera. Sul primo punto, spiega il dossier, \u00abqualunque sforzo per rendere sostenibile ambientalmente un\u2019infrastruttura di questo tipo verrebbe annullato dall\u2019impatto generato sulle due Zone di protezione speciale\u00a0\u00a0presenti (sul lato calabrese la Zps della Costa Viola e su quello siciliano la Zps dei Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antenna a Mare e Area marina dello Stretto), oltre che da un sistema di ben undici Zone Speciali di Conservazione\u00bb. E prosegue poi il documento: \u00abNello Stretto si ha una delle pi\u00f9 alte concentrazioni di biodiversit\u00e0 al mondo, e gi\u00e0 nel 2005 la Commissione europea era pronta ad aprire una procedura d\u2019infrazione contro l\u2019Italia per violazione della direttiva comunitaria Uccelli proprio in relazione al progetto del ponte a unica campata\u00bb. Chiudendo cos\u00ec il capitolo sull\u2019ecologia: \u00abDi estrema rilevanza sarebbero anche gli impatti sull\u2019ecosistema marino\u00bb.<\/strong><\/p>\n\n\n\n
C\u2019\u00e8 l\u2019incognita dei costi <\/h3>\n\n\n\n
Per quanto riguarda invece la sostenibilit\u00e0 economica, Legambiente sottolinea come sia gi\u00e0 stato speso \u00abcirca un miliardo di euro in progetti senza realizzare alcuna opera, mentre ancora non si ha idea di quanto effettivamente, a fine lavori, costerebbe (il ponte)\u00bb considerando che trattasi di opera passata \u00abdai quasi 5 miliardi di euro del 2001 (delibera Cipe 121\/2001) ai 6,3 miliardi stimati dalla Corte dei conti nel 2011, fino agli 8,5 miliardi dell\u2019anno seguente\u00bb, per arrivare agli attuali 13,5 miliardi di euro indicati dal Governo nell\u2019allegato al Def (Documento ecomomia e finanza). Cifra, si legge nel dossier \u00absuperiore a quanto speso per realizzare l\u2019alta velocit\u00e0 tra Torino e Milano (tratta tra le pi\u00f9 costose del sistema Av in Italia)\u00bb, che si ipotizza di recuperare col pedaggio per l\u2019attraversamento e i benefici connessi al commercio e al turismo.<\/p>\n\n\n\n
Resta il fatto che quella di Legambiente \u00e8 una sonora bocciatura. Che peraltro fa il paio con le perplessit\u00e0 sulla sicurezza del Ponte sollevate in relazione alla sismicit\u00e0 dell\u2019area. \u00abUna zona\u00bb, dice Carlo Doglioni, presidente dell\u2019Istituto nazionale geofisica e vulcanologia, \u00abnotoriamente soggetta a terremoti tra i pi\u00f9 forti che possano avvenire in Italia\u00bb. C\u2019\u00e8 di che stare tranquilli.<\/p>\n\n\n\n