Direttiva UE 2018\/645<\/strong>, la norma da cui, fondamentalmente, il Decreto del 10 giugno ha recepito i nuovi punti su formazione professionale e patente. Il rischio, infatti, per gli autisti che hanno pi\u00f9 certificati e patentini (ADR, trasporto animali vivi ecc) \u00e8 che gli stessi argomenti si ripresentino pi\u00f9 volte con una conseguente perdita di tempo a cui, inevitabilmente, potrebbero seguire perdite economiche per l’azienda.<\/p>\nUn proposta di razionalizzazione e ottimizzazione dei tempi, utile a tutti insomma, e quindi ancora pi\u00f9 necessaria \u201cse poi si osserva che alcuni Stati aderenti alla U.E. non impongono alcuna formazione obbligatoria per il rilascio della CQC”, creando cos\u00ec dei disequilibri nel mercato.<\/p>\n \n
Diminuire la durata dei corsi ridistribuendoli negli anni: una razionalizzazione necessaria<\/h3>\n La seconda proposta si rivolge all’aspetto una tantum e intensivo dell’attuale legislazione in merito alla CQC, per certi aspetti poco razionale e fin troppo rigida. In questo caso per FIAP l’intento \u00e8 quello “di razionalizzare il concetto di formazione per il rinnovo della carta di qualificazione attraverso un percorso formativo continuo a cadenza annuale”. Un proposta, tra l’altro, ancora presene sul portale FIAP<\/p>\n
Faggi ribadisce che l’idea era nata poich\u00e9 l’imposizione di “un corso di 35 ore da tenersi in due mesi con orari e modalit\u00e0 rigide era ed \u00e8 tutt\u2019ora un obbligo che poco o nulla ha da spartire con l\u2019esigenza di aggiornare e consolidare le conoscenze di base necessarie per svolgere la professione. Un onere mal sopportato dai conducenti ma anche dagli stessi formatori e che, fra l\u2019altro, ha dato luogo anche ad abusi. Una formazione siffatta non solo non raggiunge gli scopi per i quali \u00e8 stata prevista – avvisa il Segretario – ma rischia di essere addirittura contro producente”.<\/p>\n
Fiap propone quindi un corso di 7 ore l\u2019anno, spalmato su un arco temporale di cinque anni<\/strong>, in modo da riottenere le iniziali 35 ore. In questo modo il nuovo corso “non genera problemi per nessuno, n\u00e9 per l\u2019azienda che pu\u00f2 gestire una rotazione corta fra i propri dipendenti n\u00e9 per i conducenti che a differenza di ora che si vedono costretti a prendere una settimana di ferie o a giocarsi 5 sabati consecutivi del proprio tempo, potrebbero partecipare senza affanno alle attivit\u00e0 formative di aggiornamento”.<\/p>\n\u201cLa proposta \u2013 conclude Faggi – a nostro avviso ha anche il pregio di consentire un aggiornamento continuo sulle nuove disposizioni in materia di circolazione e norme di comportamento cosa non altrettanto efficace e tempestiva se si \u00e8 obbligati a frequentare un corso dopo 5 anni rispetto al precedente”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Come anticipato pi\u00f9 volte durante le scorse settimane, da oggi 26 giugno entrano in vigore le nuove norme su patente e formazione professionale. Tra le tante novit\u00e0 anche quelle che modificano la disciplina per la formazione e l’ottenimento della CQC, la Carta di Qualificazione Professionale dei Conducenti. E proprio in merito a questo argomento FIAP, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16729,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[10],"tags":[4106,856],"acf":[],"yoast_head":"\n
CQC: ripristino punti e riorganizzazione degli orari. Le proposte di FIAP<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n