Volvo Fh I-Save, si rivede il turbocompound
La storia e la tradizione di Volvo Trucks rappresentano una garanzia, l’efficienza e il rendimento dell’ammiraglia Fh, vera e propria icona del Marchio svedese di Göteborg, una certezza comprovata e testimoniata dalla lunga e fortunata carriera del modello. Aggiungeteci la più raffinata tecnologia, rappresentata dalla combinazione del turbocompound (che Volvo Trucks ha introdotto per la prima […]
La storia e la tradizione di Volvo Trucks rappresentano una garanzia, l’efficienza e il rendimento dell’ammiraglia Fh, vera e propria icona del Marchio svedese di Göteborg, una certezza comprovata e testimoniata dalla lunga e fortunata carriera del modello. Aggiungeteci la più raffinata tecnologia, rappresentata dalla combinazione del turbocompound (che Volvo Trucks ha introdotto per la prima volta sul D 12 nel 2001 e accantonato al momento del lancio del motore D 13 a fine 2005), con nuove funzioni e soluzioni mirate alla più elevata efficientizzazione, et voilà, il gioco è fatto. Ecco l’Fh I-Save. Forse, anzi certamente, il punto più alto dello stato dell’arte di Volvo Trucks nel diesel. Sicuramente il pesante stradale più risparmioso, con le stimmate dell’efficienza nel Dna.
Volvo Fh I-Save, il turbocompound sulle potenze di 460 e 500 cavalli
A Göteborg sbandierano il traguardo con giustificato quanto sobrio orgoglio. Quel sette per cento di minor consumo indicato per il 13 litri Tc step D quale sommatoria tra il quattro per cento di risparmio indotto dall’utilizzo della tecnologia turbocompound, e il tre per cento addizionale determinato dalle altre soluzioni implementate, fanno compiere all’Fh un deciso balzo in avanti (l’ennesimo) in termini di qualità e rendimento percepiti e fruibili.
Notevole il cambio di passo grazie del motore 13 litri (dotato di pistoni con camera di combustione a onde, soluzione che dirigendo calore ed energia verso il centro dei cilindri, migliora combustione ed efficienza), grazie appunto all’adozione del turbocompound sulle tarature di 460 e 500 cavalli. Ovvero della turbina aggiuntiva nel flussodi scarico che consente di ottimizzare la rotazione dell’albero motore, cui di fatto è collegata attraverso una serie di ingranaggi riduttori. In questo modo, rispetto al13 litri con un solo turbo (che continua ad essere presente nel catalogo dell’offerta Volvo), l’unità equipaggiata con turbocompound garantisce 30,5 utilissimi chilogrammetri di coppia in più (265 con il 460, 285,4 col 500 cavalli), assicurando peraltro il picco di potenza massima a un regime motore anticipato (1.250 giri anzichè 1.400).
Volvo Fh I-Save, le più avanzate tecnologie nel nome dell’efficienza
Evidenti i vantaggi che si determinano in termini di maggiore spunto e di superiore velocità commerciale. Ma con il Volvo Fh I-Save il turbocompound è, per quanto rilevante, soltanto uno degli elementi che favoriscono il taglio dei consumi del 7 per cento indicato dal Costruttore svedese per l’intero pacchetto I-Save. Che infatti comprende anche i nuovi ponti posteriori a basso attrito, il sistema I-See basato su mappe aggiornate fornite da Hire e disponibili su cloud, l’I-Cruise con I-Roll che regola la velocità ottimizzando il consumo di gasolio, un ulteriore importante aggiornamento del software che gestisce quell’autentico gioiello che è il cambio automatizzato I-Shift, la pompa del servosterzo a portata variabile e lo spegnimento del motore in folle. E, non ultimo, lo chassis ‘speed dependant’ (optional) che prevede l’abbassamento di 40 millimetri del veicolo a velocità superiori ai 60 all’ ora (e il ripristino dell’originale altezza sotto il 30 all’ora).