A bordo del Volta Zero, il truck che vuole rivoluzionare la distribuzione urbana
Il Volta Zero potrebbe essere definito, in un certo senso, come una via di mezzo tra un truck e un bus anche per quanto riguarda la visibilità offerta da un parabrezza molto ampio che abbraccia lo sguardo del conducente quasi a 220 gradi e offre (qui si parla di sicurezza avanzata) una visuale chiara in basso e ai lati. Il conducente è al centro e non soltanto metaforicamente: il sedile nettamente ribassato rispetto ai truck tradizionali è esattamente nel mezzo della cabina, con due sedute per i passeggeri una a destra e una a sinistra.
Finalmente, è il caso di dire, abbiamo avuto modo di salire a bordo del Volta Zero di Volta Trucks, l’autocarro elettrico da 16 ton di massa totale a terra che vedremo sulle strade europee a partire dal prossimo anno. Primo frutto di un progetto molto ambizioso di cui tante volte abbiamo parlato, il Volta Zero è un truck concepito in modo innovativo e non convenzionale e basato su alcuni componenti chiave (assale elettrificato e batterie su tutti, forniti rispettivamente da Meritor e Proterra) che lo rendono certamente unico nel suo genere.
Il Volta Zero di Volta Trucks
Volta Trucks, società svedese di bandiera ma europea di fatto, ha in questi ultimi anni pensato perlopiù a far crescere una struttura intorno al progetto del camion elettrico, arrivando ad assumere – ci dicono – una persona ogni 22 ore e più che decuplicando la forza lavoro attiva inizialmente. I fondatori Carl-Magnus Norden e Kjel Waloen, animati dal duplice obiettivo di riportare il conducente al centro del veicolo e di immettere autocarri a emissioni zero nelle principali città europee, hanno finora centrato in pieno la roadmap annunciata nel 2019: in meno di tre anni si è arrivati dal disegno al prototipo, sono stati effettuati un gran numero di test su strada ed è stato individuato il sito produttivo europeo a Steyr, in Austria, dove si prevede che la produzione di serie possa iniziare nei primi mesi del 2023. I pre-ordini, poi, non mancano.
Prima ancora di parlare della strategia di vendita, post-vendita e consulenza immaginata da Volta Trucks, vi siamo debitori delle nostre impressioni a bordo del truck (ne parleremo presto e “alla nostra maniera” anche su Vado e Torno). Quel che spicca innanzitutto è la conformazione della cabina, con pianale molto basso e due porte laterali, come se fosse un bus. Il conducente è al centro e non soltanto metaforicamente: il sedile nettamente ribassato rispetto ai truck tradizionali è esattamente nel mezzo della cabina, con due sedute per i passeggeri una a destra e una a sinistra. Non c’è una vera e propria plancia ma uno schermo che funge da display principali e dà informazioni su autonomia e velocità, due schermi touch per le luci, la climatizzazione, la navigazione e la pianificazione del percorso, più pochissimi bottoni per la gestione del veicolo e l’apertura delle porte. Non ci sono specchietti ma mirrorcam che restituiscono le immagini dell’esterno del veicolo.
Tra un truck e un bus
Il Volta Zero potrebbe essere definito, in un certo senso, come una via di mezzo tra un truck e un bus anche per quanto riguarda la visibilità offerta da un parabrezza molto ampio che abbraccia lo sguardo del conducente quasi a 220 gradi e offre (qui si parla di sicurezza avanzata) una visuale chiara in basso e ai lati. Via, insomma, nel progetto iniziale, tutto ciò che potesse ostacolare la visuale di chi guida un veicolo pensato espressamente per circolare nelle città e condividere lo spazio con tutti coloro che gravitano in centro città, che siano pedoni, ciclisti, motociclisti o automobilisti.
Un veicolo nato elettrico, il Volta Zero, con un’architettura semplificata che si deve principalmente all’assale elettrificato Meritor che elimina la necessità di un albero di trasmissione e permette di installare i pacchi batterie forniti da Proterra (2 o 3 a seconda della configurazione, con autonomia compresa tra 150 e 200 chilometri) tra le guide del telaio, con il vantaggio di una maggior protezione che incrementa il grado di sicurezza. Il Volta Zero da 16 ton è lungo 9.200 millimetri, con un passo di 4.800 millimetri. Ha un raggio di sterzata di 14 metri e può ospitare 16 europallet con una capacità di circa 8 ton (e un volume di 37,7 metri cubi) riservata al carico. Da dentro, lo spunto in accelerazione è quello tipico dei truck elettrici e dall’interno della cabina rumore e vibrazioni sono praticamente assenti (noi lo abbiamo provato in un contesto “protetto” come la pista, lo aspettiamo al varco alla prova su strada).
In attesa delle varianti più “piccole”
Come già ampiamente annunciato, il 16 ton sarà solo il primo dei Volta Zero che vedremo su strada in Europa. Le versioni più piccole (7,5 e 12 ton di massa totale a terra) sono previste per il 2024 e ci sarà anche una versione da 18 ton. In tutti i casi, la filosofia costruttiva non cambia. La scelta di iniziare dal 16 ton – parola di Carl-Magnus Norden – si deve a un’analisi di mercato e alla volontà di affrontare con un truck più capiente il segmento occupato in qualche caso dai large van da 3,5 ton. La filosofia è chiara: con meno veicoli circolanti si riduce l’impronta della distribuzione urbana nelle città. Qualche perplessità resta, specialmente pensando alle città italiane, dove i furgoni di grandi dimensioni o i light truck sono tra le soluzioni preferite per il cosiddetto last mile delivery. Vedremo.
La strategia “Europe first” (poi si sbarcherà negli USA)
Italia che, al pari di Spagna, Regno Unito, Olanda e Germania, è al centro dei pensieri di Volta Trucks. Con la Francia in primissima fila, visto che è stato di recente inaugurato il primo hub, oltre alla prima “vetrina” prettamente commerciale in centro a Parigi. Lo sappiamo, in Italia si partirà da Milano e da Volta Trucks confermano di essere attualmente alla ricerca della location per il primo hub italiano. Cosa sono, appunto, gli hub? Centri di presidio del territorio dotati di officina specializzata, uffici amministrativi, showroom, il centro di formazione e un call center attivo 24/7. Si tratta di un supporto fondamentale alla strategia TaaS (Truck-as-a-Service) in cui crede fortemente Volta Trucks, che si fonda su una formula all-in-one che comprende, dietro pagamento di una tariffa mensile prestabilita, una serie di servizi che vanno dall’assistenza alla consulenza per elettrificare la flotta, fino a formazione, servizi di telematica, assicurazione e financing. La formula comprende anche un Volta Zero sostitutivo ove necessario
Un pacchetto che, per comprenderci, può includere perfino la progettazione e la realizzazione dei lavori per la posa delle infrastrutture di ricarica in deposito. La logica è chiara: Volta Trucks si propone come un interlocutore unico per chi volesse elettrificare tutta la flotta o parte di essa. La sfida è lanciata, la presenza del costruttore all’imminente IAA ci permetterà di collocare meglio il Volta Zero nella pletora di soluzioni che l’industria offrirà nei prossimi anni al mercato dell’ultimo miglio.