Volta Trucks, una strategia dedicata per il mercato italiano. Le parole del costruttore
Abbiamo scambiato due parole con Carla Detrieux, Business Development Manager del marchio e Michela Pellegrino, alla quale è stato affidato il compito di sviluppare il mercato italiano
Voltra Trucks punta l’Italia, intesa come mercato. Il truck Volta Zero da 16 ton della start-up battente bandiera svedese solcherà presto le strade italiane. Ce lo ha confermato la Business Development Manager Carla Detrieux, che abbiamo incontrato a Milano insieme a Michela Pellegrino, alla quale è stato affidato il compito di sviluppare, appunto, il mercato italiano. Impossibile prevedere volumi o delineare tempistiche, almeno per il momento, ci hanno detto. Quel che è certo è che il Belpaese non sarà bypassato dall’intrigante progetto che più volte vi abbiamo raccontato.
Volta Trucks in Italia: si parte da Milano
A cominciare dalla città di Milano, individuata come area d’elezione, almeno inizialmente, per quanto riguarda l’Italia. La strategia scelta da Volta Trucks, infatti, più che il territorio nazionale avrà come focus le aree metropolitane. Un po’ come avviene altrove in Europa, a partire dalle aree di Parigi e Londra, le prime a essere interessate dagli ormai famigerati ‘ban’, cioè i divieti di circolazione destinati presto a entrare in vigore per i veicoli con motore a combustione interna.
«Secondo il nostro piano di lancio, ci concentreremo sulle principali aree urbane in Europa», spiega Michela Pellegrino, «e Milano sarà il nostro banco di prova in Italia. Per noi è importante iniziare da territori specifici e ristretti in cui individuiamo un potenziale importante in termini di possibili volumi di vendita. Ci siamo concentrati sin dall’inizio sulla distribuzione urbana e crediamo che un approccio ‘locale’ sia quello ideale per supportare i clienti».
Acquisto o Truck-as-a-Service
A questo proposito, anche in Italia Volta Trucks proporrà una duplice strategia di distribuzione. «Si potrà acquistare il camion e sottoscrivere un contratto per una serie di servizi che includono manutenzione, infrastruttura di ricarica, assicurazione e anche il training degli autisti», racconta la Business Development Manager. «La seconda modalità è un leasing secondo un modello che noi chiamiamo Truck-as-a-Service (Taas) che dà al cliente una soluzione chiavi in mano, mentre noi coordiniamo tutto ciò che sta intorno al veicolo. È un modo per agevolare la transizione dai camion tradizionali a quelli elettrici».
Un modello, quello che pone Volta Trucks come fulcro di una serie di selezionati contributi esterni, che si applica anche sulla produzione. Nello stabilimento austriaco di Steyr, già appartenuto al gruppo Man, Volta assemblerà i truck a partire dallo chassis realizzato in-house. Come sappiamo, le batterie saranno fornite da Proterra, gli assali elettrificati da Meritor e i pannelli della carrozzeria dal’italiana Cpc Group.
In fase ‘beta fleet’
«L’evoluzione del progetto sta rispettando le tappe previste», riassume Carla Detrieux. «In questo momento stiamo realizzando la prima ‘beta fleet’ di 25 veicoli che sarà prima sottoposta a rigorosi test interni e poi affidata ad alcuni clienti selezionati a Londra e Parigi. A partire dalla fine di quest’anno inizieremo la produzione di serie a Steyr con l’obiettivo di produrre 5.000 veicoli 16 ton l’anno dal 2023, a fronte di una capacità massima di 10.000 veicoli l’anno».
«C’è spazio per tutti»
Un’ultima considerazione sull’ingresso in un segmento, quello della distribuzione urbana, sì in grande crescita ma anche altamente popolato e competitivo. «A nostro avviso, c’è spazio per tutti. Noi siamo il solo costruttore che è partito davvero da zero, senza dover adattare layout o linee produttive esistenti. Abbiamo un focus molto preciso sulla sicurezza perché vogliamo assicurare la migliore esperienza di guida possibile agli autisti, con l’obiettivo di attirare giovani e donne in un momento storico in cui da più parti si avverte il problema fondamentale della carenza di autisti».