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Volkswagen ha incassato in dicembre 9,6 miliardi di corone (pari a oltre 1 miliardo di euro), sotto forma di dividendo, dalla controllata svedese Scania. Mossa considerata dagli analisti direttamente legata allo scandalo per la manipolazione dei test sulle emissioni dei motori diesel che ha colpito Wolfsburg in settembre e la cui reale portata è ancora tutta da determinare.

Hans-Ake Danielsson, portavoce di Scania, ha spiegato al Wall Street Journal che la decisione è stata presa nel corso di un meeting straordinario del board di Scania lo scorso 18 dicembre e il pagamento delle cedole, il primo dal 2012, rappresenta circa metà degli utili netti del produttore di camion nel periodo 2013-2015. Pochi giorni dopo Standard & Poor’s aveva notato che la mossa “indica una politica finanziaria più aggressiva”, e quindi ha tagliato il rating di Scania da A- a BBB+ (un livello in meno).

“Il gruppo sostiene che il dividendo sia in linea con la sua politica di distribuzione degli utili, ma noi lo consideriamo abbastanza aggressivo – ha sottolineato l’agenzia di rating. Claus-Peter Tiemann, portavoce di Volkswagen, ha confermato il pagamento della maxicedola – Si prega di tenere a mente che non sono stati distribuiti dividendi per 2013 e 2014”, ha però precisato. Volkswagen scambia in progresso di oltre il 2% a Francoforte, contro il guadagno superiore al punto percentuale del Dax.

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