immatricolazioni

In base ai dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha stimato per il mese di marzo 2017 un aumento delle immatricolazioni di veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate pari a più 36,2 per cento rispetto allo stesso mese del 2016 (2.455 unità immatricolate contro 1.803). Nel primo trimestre di quest’anno l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 sale così al 23,7 per cento, con 6.105 veicoli immatricolati contro 4.934.

Per i veicoli con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 tonnellate, i dati stimati per marzo 2017 fanno registrare un incremento di più 46,7 per cento (2.030 veicoli) rispetto al marzo 2016 (1.384 veicoli). Nel trimestre gennaio-marzo l’aumento è stato del più 26,7 per cento sullo stesso periodo del 2016 (4.985 unità contro 3.934).

Il commento di Franco Fenoglio

“Assistiamo ad un andamento positivo del mercato che in questo primo trimestre del 2017 è andato anche oltre le nostre previsioni – ha commentato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – dimostrando come le azioni di sostegno messe in campo e rinnovate dal Parlamento e dal Governo abbiano innescato un processo virtuoso nel mercato, consentendo un rinnovo importante del parco, il cui ammodernamento è ormai indispensabile nell’ottica di fornire all’autotrasporto italiano gli strumenti idonei a sostenere la concorrenza straniera e rispondere alla crescente domanda di sostenibilità ambientale ed economica non più eludibile”.

“L’incremento delle immatricolazioni del mese di marzo, oltre che dal contributo del Superammortamento e della Legge Sabatini, può essere stato influenzato anche dalla scadenza prevista per il prossimo 15 aprile delle domande di investimenti finanziabili, secondo quanto previsto dal Decreto del luglio dello scorso anno. – ha proseguito Fenoglio – Abbiamo chiesto che sia presa in considerazione anche la possibilità di inserire nell’esclusione dal beneficio del credito di imposta per il recupero delle accise sul carburante anche i veicoli della categoria Euro III che rappresentano il 27 per cento del parco circolante, a fronte della garanzia che i fondi così recuperati vengano investiti esclusivamente nel settore dell’autotrasporto, e stiamo studiando altre forme praticabili di incentivazione al rinnovo del parco”.

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