Vietare i tir sull’Aurelia? In Val di Magra tutti contro tutti
Anas Liguria esprime parere sfavorevole all’ordinanza di interdizione al transito tir sull’Aurelia in Val di Magra, provincia di La Spezia. E i cittadini di Arcola scendono in piazza per protestare. Non ci stanno, però, Fita e Confartigianato Trasporti: «Ribadiamo il sostegno agli autotrasportatori. Come è emerso dai dati della Polizia Stradale, l’incidentalità sul quel tratto […]
Anas Liguria esprime parere sfavorevole all’ordinanza di interdizione al transito tir sull’Aurelia in Val di Magra, provincia di La Spezia. E i cittadini di Arcola scendono in piazza per protestare. Non ci stanno, però, Fita e Confartigianato Trasporti: «Ribadiamo il sostegno agli autotrasportatori. Come è emerso dai dati della Polizia Stradale, l’incidentalità sul quel tratto non è dovuta al passaggio dei mezzi pesanti».
Nella nota congiunta delle due associazioni si legge: «Trovare soluzioni allo spostamento dei mezzi pesanti in un’ottica di sicurezza dei cittadini tutela anche l’autotrasportatore. Senza contare che il mezzo rallentato e costretto a fare chilometri in più è un costo economico oltre che un danno ambientale. Cna Fita e Confartigianato Trasporti rappresentano sul territorio provinciale il 99 per cento degli autotrasportatori, questo in replica a chi cerca visibilità e sostiene cause a nome del comparto, di fatto non rappresentandolo. Precisiamo infine che l’ultimo incidente sull’Aurelia in cui è rimasto coinvolto un tir è stato causato da un’auto».
Trasportounito si schiera con i cittadini
In chiara polemica, quindi, con Trasportounito, il cui leader provinciale, Piero Adorni, aveva partecipato alla manifestazione dei cittadini e aveva preso una posizione netta: «Sono qua per la sicurezza. I camion devono essere portati via dalla statale, lo dicono anche molti autotrasportatori. L’Aurelia è pericolosa anche per loro. Pensiamo alla ‘rotonda del Ponte’, dove si rischia sistematicamente di andare contromano. Se io abitassi qua, non sarei contento di avere le ruote dei camion che mi sfiorano il portone. Bisogna fare come ad Aulla, dove c’è il divieto e la situazione è migliorata».
Si affidano invece al burocratese Fita e Confartigianato Trasporti, che concludono il loro comunicato, auspicando collaborazioni che con ogni probabilità, visti i tanti attori tirati in ballo, non caveranno il ragno dal buco. La questione, dunque, rimane aperta.