La campagna di controlli intensivi organizzata dalla Polizia Locale che ha interessato l’Interporto di Verona e le arterie stradali limitrofe ha portato all’elevazione di ben 100 multe su un totale di 130 mezzi pesanti fermati. L’intensificazione dei controlli fa parte del piano congiunto che il sindaco di Verona Federico Sboarina ha stretto con Matteo Gasparato, il presidente del Consorzio Zai (l’ente che gestisce l’Interporto Quadrante Europa). Il protocollo siglato tra le due realtà è finalizzato al potenziamento della sicurezza dell’autotrasporto tramite l’ausilio di pattuglie, servizi e operatori specializzati soprattutto nel contrasto ai reati di falso.

L’accordo ha inoltre portato all’istituzione di un tavolo tecnico permanente tra Polizia Locale e Consorzio Zai per l’analisi scrupolosa del cronotachigrafo per appurare i tempi di guida e di riposo, e della documentazione per contrastare il cabotaggio illegale, le frodi (furti e ricettazione soprattutto) e la cattiva gestione delle merci pericolose. Un impegno sostanzioso dunque, in linea con le spinte al miglioramento delle infrastrutture interportuali (tra cui aree sicure espressamente dedicate agli autotrasportatori) che ha portato perfino il Consorzio Zai a finanziare l’acquisto di un’apparecchiatura di ultima generazione per la rilevazione di falsi documentali.

Verona, tanti i camionisti sanzionati

E nell’ultimo giro di controlli a Verona, proprio in merito a quest’ultima tipologia di illeciti, spicca l’arresto di un autista pizzicato con una carta d’identità falsa. Un mezzo pesante è stato invece sotto sequestro poiché privo di assicurazione. A sanzioni per trasporto merci irregolare e sosta irregolare (ben 66), si sono poi aggiunte 27 multe per varie violazioni, tra cui 14 per mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo dopo un’attenta analisi del cronotachigrafo, 2 per il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza. 4 camionisti sono invece stati sanzionati per mancanza di documenti, uno per guida non commisurata a situazioni ambientali e un altro per aver superato i limiti della classe di peso del veicolo che guidava. Insomma, una situazione tutt’altro che rosea, che ha visto quasi i tre quarti dei camionisti controllati pagare dazio per le infrazioni commesse.

“E’ una grande soddisfazione, perché i numeri registrati dopo solo un mese dall’introduzione del protocollo ci danno ragione riguardo alla nostra volontà di fare controlli mirati, in particolare al Quadrante Europa sui mezzi pesanti – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani -. Questo per salvaguardare la sicurezza di tutti in un punto chiave del traffico commerciale internazionale. Anche in questa occasione la sinergia tra Amministrazione comunale e mondo imprenditoriale, supportata dall’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, ci ha permesso di ottenere ottimi risultati in ambito di sicurezza della cittadinanza. Ringrazio il Comando della Polizia municipale per l’impegno”.

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