Veicoli trainati, il 2021 chiude a +4,8% sul 2019. Positive le stime per il 2022
UNRAE punta ancora i riflettori sulla necessità di sostituire i mezzi più obsoleti, che intaccano la sicurezza sulle strade
Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli trainati per il mese di dicembre 2021 verso dicembre 2020 e dell’intero anno 2021 rispetto al 2019. In sostanza, i rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5t hanno registrato +49,5% (1.520 unità immatricolate verso 1.017) verso il 2020, e +4,8% (15.100 unità verso 14.409) verso il 2019.
Quindi, il comparto dei mezzi trainati nel 2021 registra un segno positivo (+4,8%) rispetto al 2019, anche se leggermente inferiore rispetto al +6,2% del settore veicoli industriali, mentre il confronto con il 2020 rimane ancora improprio. Il dato del solo mese di dicembre, superiore al 40% sia verso il 2019 che il 2020, è dovuto alle dinamiche di fine anno nei budget delle aziende e non è indicativo di tendenze.
Veicoli trainati, il commento UNRAE
“La domanda nel mercato rimorchi e semirimorchi durante l’anno si è mostrata sostenuta, scontrandosi però con la capacità produttiva rallentata da parte dei Costruttori per la nota carenza delle materie prime e della componentistica che affligge tutto il settore”, osserva Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.
“Le attuali condizioni restrittive nella produzione – aggiunge Starace – si prevede rimangano tali anche per buona parte del 2022, con ovvie ripercussioni sul mercato, che non dovrebbe quindi registrare rilevanti balzi in avanti ma, secondo la nostre previsioni, dovrebbe comunque rimanere in linea con il 2021, in un range di crescita fra il 3% e il 5%”.
L’UNRAE sostiene la necessità di incentivare il ricambio dei mezzi più obsoleti anche nel comparto dei rimorchi e semirimorchi: “Al rinnovo del parco dei mezzi trainanti, sempre più dotati di tecnologie sofisticate e moderne, è auspicabile che si affianchi un parallelo ricambio anche del vecchio parco dei rimorchiati, per garantire più sicurezza sulle strade e incrementare il contributo del trasporto merci alla riduzione delle emissioni”, sottolinea Paolo A. Starace.
“Sempre in tema di transizione ecologica dell’intero sistema – conclude Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – è importante che si dia attuazione alle norme, già approvate, che consentono di aumentare la lunghezza massima degli autoarticolati a 18,5 metri, anche questa una misura necessaria che va in direzione del contenimento del traffico e delle emissioni”.