Nel mese di gennaio 2025 il mercato dei camion in Italia mostra una decisa contrazione pari al -13,7%, con 2.562 immatricolazioni (dati ANFIA) rispetto alle 2.964 dello stesso mese nel 2024. Nel dettaglio, i segmenti dei veicoli leggeri (da 3,51 a 6 t) e medio-leggeri (da 6,01 a 15,99 t) subiscono un calo superiore al 30% sullo stesso periodo dello scorso anno. I veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 t registrano anch’essi una flessione nell’ordine del 10% su base mensile, con 2.228 unità immatricolate.

mercato camion gennaio 2025
mercato camion gennaio 2025

Aumenta la quota di mercato dei veicoli diesel a gennaio superiore al 98% del totale. Per la parte restante, cresce il GPL, mentre calano ancora elettrico e metano. Analizzando la suddivisione del mercato per costruttori, in testa si conferma naturalmente IVECO, anche se in calo, così come Scania in seconda posizione. Rispetto ai dati consuntivi del 2024, DAF sopravanza Volvo in terza posizione con numeri in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In crescita anche MAN e Renault Trucks. Continuano a soffrire la stessa Volvo, Mercedes e Ford Trucks.

mercato camion gennaio 2025
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Mercato camion, il commento di Paolo Starace (UNRAE)

“Coerentemente con le previsioni annunciate alla fine dello scorso anno, il primo mese del 2025 conferma il trend negativo che si protrae da ormai sei mesi, con difficoltà trasversali per tutti i segmenti. Particolarmente preoccupante è il calo del 10,1% nel segmento dei mezzi pesanti sopra le 16 tonnellate, che rappresenta l’89% dei volumi complessivi, con una flessione ancor più marcata del 17,1% per i trattori stradali”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.

“Il risultato di mercato non sorprende, riflettendo un contesto economico già complesso, ulteriormente aggravato dalla preoccupazione per le recenti dichiarazioni del nuovo Presidente degli Stati Uniti. Gli USA, infatti, rappresentano uno dei principali mercati di sbocco per l’export italiano, e l’eventuale introduzione di dazi potrebbe provocare un drastico calo della produzione industriale, con impatti rilevantissimi sull’economia nazionale e, di conseguenza, sulla domanda di trasporto”, prosegue Starace.

“Pertanto, è fondamentale che l’Unione Europea scongiuri il rischio di una guerra commerciale, promuovendo un dialogo costruttivo con i partner d’oltreoceano e, al contempo, rafforzando la crescita economica degli Stati membri. Solo così potrà aumentare la propria forza negoziale a livello internazionale e ridurre la dipendenza economica. In questo senso, la direzione da seguire è quella delineata dal Report Draghi dello scorso settembre, che sottolinea l’urgenza di interventi tempestivi e di ampia portata a livello paneuropeo”, conclude il Presidente di UNRAE.

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