Si chiude con un leggero rialzo, +1,4%, il 2022 per quanto riguarda le immatricolazione di veicoli industriali, stando alle stime elaborate come ogni mese da UNRAE (qui i dati di novembre 2022). Positivo, peraltro, l’andamento nel mese di dicembre (+14,8% sul 2021), grazie a una crescita del 26,7% delle immatricolazione di veicoli con massa totale a terra superiore alle 16 ton. I pesanti, insomma, ancora una volta chiamati a trainare il mercato.

Crolla, invece, sempre a dicembre il comparto dei mezzi leggeri sotto le 6 ton, a -46,3% sul 2021, e chiude in negativo anche la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 ton (-18,7%). I dodici mesi del 2022 restituiscono così un dato consolidato del +1,4% (+17,6% per la fascia leggera, -17,8% del comparto medio-pesante, +4,1% per i veicoli pesanti), con circa 350 unità immatricolate in più rispetto al 2021 (25.600 immatricolazioni contro 25.246).

L’andamento dei veicoli industriali nel 2022: il commento di Paolo Starace

“I dati di fine anno confermano un andamento di mercato sostanzialmente in linea con il 2021, merito soprattutto del comparto dei veicoli pesanti che di fatto, grazie alle immatricolazioni dell’ultimo trimestre, ha consentito di archiviare l’anno con un segno positivo”, ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.

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“Il 2022 è stato contraddistinto da una marcata volatilità causata, come noto, non solo dalla carenza di componentistica e dal suo costo di acquisto, ma anche dal contesto geopolitico che ha determinato una discontinuità di forniture al mercato, così come un allungamento dei tempi di consegna”, ha aggiunto Starace.

“Accogliamo positivamente l’intervento emergenziale del Governo in Legge di Bilancio per fronteggiare l’aumento del costo del carburante per l’autotrasporto. Riteniamo, però, che questa misura vada accompagnata da un Fondo ad hoc al fine di sostenere in maniera strutturale il rinnovo del parco circolante – che ricordiamo essere uno dei più vetusti d’Europa, con un’età media di oltre 14 anni – così da contribuire sia al percorso di decarbonizzazione, che tutti i Costruttori hanno già intrapreso, sia al miglioramento della sicurezza stradale”.

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