Veicoli commerciali, la ripresa del mercato a settembre è altalenante: +6,6% rispetto a 2019 ma calo su 2020 (-9,1%)
UNRAE: "Necessari incentivi triennali e sostegni fiscali per il rinnovo del parco".
Un mese in chiaroscuro quello appena trascorso per il mercato relativo al segmento dei veicoli commerciali, dopo un’estate non propriamente brillante. Stando al consueto report del Centro Studi e Statistiche UNRAE, elaborato a partire dai dati forniti dal MIMS, a settembre 2021 le immatricolazioni dei mezzi con ptt inferiore alle 3,5 ton sono calate rispetto allo stesso mese del 2020 (-9,1%) ma aumentate rispetto al 2019 (+6,6%). Invece nel periodo gennaio-settembre i veicoli commerciali immatricolati sono stati 137.680, in crescita del 2,1% rispetto alle 134.901 unità registrate nello stesso periodo 2019.
Veicoli commerciali, bene i Decreti Sostegni. Ma ora serve un rifinanziamento
“I dati dello scorso mese di settembre – commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – da un lato testimoniano l’efficacia degli incentivi varati con il Decreto Sostegni-bis, che hanno dato un reale impulso al mercato dei veicoli commerciali; ma dall’altro lato, con un importante calo di oltre il 9% sul 2020, mostrano la scarsità delle risorse messe in campo, rapidamente esaurite senza che si potesse raggiungere un effettivo beneficio per la sostituzione dei veicoli più inquinanti”.
Michele Crisci insiste sul ruolo degli incentivi come strumento per agevolare la transizione ecologica: “Per consentire il necessario ricambio del parco circolante, riteniamo necessario prorogare gli incentivi su un orizzonte triennale, con una scala di misure progressive in base alla motorizzazione, prevedendo anche l’obbligo di usufruire degli incentivi solo a fronte di rottamazione di un mezzo obsoleto”. “Sarebbe inoltre auspicabile – aggiunge il Presidente dell’UNRAE – il rifinanziamento degli interventi di sostegno sia fiscale che finanziario per le imprese dell’autotrasporto, nello specifico con disposizioni di proroga del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali e di accesso ai contributi in conto interessi previsti dalla cosiddetta Legge Nuova Sabatini”.
La struttura del mercato
L’analisi della struttura del mercato dei primi 8 mesi dell’anno (confrontata sempre con il 2019 per il poco significativo paragone con il 2020 e con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), evidenzia un andamento di crescita dei privati, al 22,6% di quota, e una contrazione delle autoimmatricolazioni al 5,6% di rappresentatività. Una leggera flessione si registra per il noleggio a lungo termine che lo porta al 22,4% di quota, mentre una flessione superiore al 10% conduce il noleggio a breve termine al 5,5% di market share. In crescita le società, che confermano il 44% di quota sul totale.
Sotto il profilo delle motorizzazioni, il benzina perde quasi 1/4 dei volumi, fermandosi al 3,3% di rappresentatività, mentre un calo del 37% delle immatricolazioni, confina il metano al 2,2% di quota sul totale. Il diesel si conferma stabile rispetto al mese scorso all’85% del mercato e il Gpl al 2,7% di quota. Un ulteriore forte accelerazione caratterizza i veicoli ibridi che, nei primi 8 mesi, raggiungono il 5,4% di quota dallo 0,1% di due anni fa, gli elettrici raddoppiano la share, salendo all’1,2% del totale. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, in gennaio-agosto si colloca a 196,7 g/Km (non determinabile il dato dello stesso periodo 2019).