Per quanto riguarda i veicoli dedicati al trasporto merci, a fronte di un inizio anno promettente per il segmento dei veicoli pesanti, purtroppo lo stesso non si può dire per i veicoli commerciali sotto le 3,5 ton, che inizia il 2021 con il piede sbagliato, probabilmente complici i ritardi burocratici per l’avviamento della campagna di incentivi statali. Stando al consueto report UNRAE, stilato ai partire dai dati forniti dal Mit, il mercato veicoli commerciali ha segnato -9,9% a gennaio 2021, con 11.930 immatricolazioni rispetto alle 13.243 dello stesso periodo 2020. Un calo importante insomma, già iniziato lo scorso dicembre.

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Veicoli commerciali, dopo l’annus horribilis un inizio poco promettente

L’analisi della struttura del mercato dell’intero anno 2020 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) conferma un andamento degli acquisti dei privati in linea con il mercato complessivo, consentendo una sostanziale stabilità di quota al 21,8%.

“Certamente sui risultati del mese ha inciso negativamente l’attesa per l’apertura del Portale di richiesta degli incentivi introdotti con la Legge di Bilancio, avvenuta solo lo scorso 10 febbraio – ha sottolineato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. In pochissimi giorni però i 40 milioni destinati a tutte le motorizzazioni sono già andati esauriti, segno di quanto sia forte l’esigenza di rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano”.

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L’andamento del mercato per segmenti

Le autoimmatricolazioni perdono 1/4 dei volumi immatricolati, scendendo al 5,8% di quota sul totale (-0,8 p.p.); il noleggio a lungo termine evidenzia la performance migliore fra i canali e, seppur con volumi in calo, guadagna 1,6 punti di quota, salendo al 23,6% di rappresentatività, con circa 37.800 immatricolazioni nell’intero anno. Una riduzione di due decimali di punto porta il noleggio a breve termine al 6% di share, mentre le società perdono quasi un punto di quota, fermandosi al 42,7% con 68.359 veicoli immatricolati.

Sotto il profilo delle alimentazioni, il motore a benzina nell’anno 2020 perde oltre il 40% dei volumi immatricolati scendendo al 3,4% di quota sul totale (-1,5 p.p.), il diesel perde meno di mezzo punto, coprendo l’88% delle immatricolazioni. Gpl e metano si confermano sempre di più motorizzazioni di nicchia, scendendo rispettivamente all’1,6% e al 3% di quota. Grandissima accelerazione dei veicoli ibridi che passano dallo 0,7% del 2019 al 3,3% del totale 2020. I veicoli BEV rappresentano lo 0,7% del totale (+0,1 p.p.). L’anno 2020 chiude con una CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t in linea con il 2019 e pari a 162,4 g/km.

“Alla luce di questo andamento di richieste è quanto mai urgente – ha concluso il Presidente UNRAE – che il nuovo Governo si attivi con immediatezza al rifinanziamento del fondo per accelerare il processo di sostituzione dei veicoli più vecchi, non solo per un tema di sicurezza della circolazione delle merci e per i vantaggi economici che il comparto può garantire al sistema paese, ma anche e soprattutto per il beneficio di natura ambientale, tema che, ora più che mai, deve trovare un piano di applicazione concreto e strutturale nel tempo”. “Un settore così strategico per la logistica delle merci, che avrà un ruolo da protagonista nella transizione tecnologica del trasporto, non può certamente essere lasciato indietro”.

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