Van elettrici, Renault e Volvo (con CMA CGM) presentano la JV Flexis: “Sarà una rivoluzione tutta europea”
Renault e Volvo condividono il 45% della proprietà, con CMA CGM in possesso del restante 10%. Flexis SAS avrà sede legale in Francia e costruirà i sui furgoni elettrici presso lo stabilimento Renault di Sandouville, sempre in Francia. I nuovi van saranno assemblati dal 2026 su una nuova piattaforma di tipo skateboard dedicata ai veicoli commerciali leggeri 100% elettrici.
Con una conferenza stampa internazionale, il gruppo Renault, Volvo e l’operatore logistico CMA CGM hanno presentato oggi Flexis SAS, la nuova joint venture creata con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma innovativa e software-based per una linea di van nativi elettrici. I partner si sono dati due anni di tempo per definire e rafforzare la struttura prima di arrivare alla produzione di serie dei van.
La nascita della joint venture era stata annunciata lo scorso 22 marzo. Adesso sono state ufficializzate le quote: Renault e Volvo condividono il 45% della proprietà, con CMA CGM in possesso del restante 10%. Nel corso del lancio ufficiale è stato reso noto anche il nuovo CEO di Flexis, che sarà Philippe Divry, mentre Krishnan Sundararajan assumerà la carica di COO.
Renault e Volvo investiranno 300 milioni ciascuna in Flexis
Nei prossimi anni, Renault e Volvo hanno pianificato investimenti per 300 milioni di euro ciascuna, mentre CMA CGM dovrebbe investire circa 120 milioni. Flexis SAS avrà sede legale in Francia e costruirà i sui furgoni elettrici presso lo stabilimento Renault di Sandouville, sempre in Francia.
Il CEO di Renault, l’italiano Luca de Meo, ha molto insistito sulla portata altamente innovativa del progetto, il primo in Europa finalizzato alla progettazione di un’architettura nativa elettrica per veicoli commerciali software-based, con l’obiettivo di raggiungere un livello elevatissimo di customizzazione dei veicoli stessi sulla base delle esigenze dei clienti. “Più che di prezzo di listino, bisogna parlare di TCO, quello che realmente interessa agli operatori logistici oggi”, ha detto, rispondendo a una domanda. “Noi saremo in grado di ridurre il TCO del 30% anche grazie al fatto che i veicoli connessi potranno aumentare notevolmente la produttività delle aziende”.
“Abbiamo la necessità di cambiare radicalmente l’attuale ecosistema fondato sui combustibili fossili, rendendolo davvero green, in conformità con gli obiettivi che come costruttori ci siamo dati in vista del 2040″, ha aggiunto Martin Lundstedt, presidente e CEO di Volvo. “L’e-commerce continuerà a crescere nei prossimi anni, l’attenzione va focalizzata non soltanto sul trasporto urbano ma anche sul trasporto hub-to-hub o sulla logistica portuale. Ci sono tante opportunità”.
Affrontare le sfide della competizione globale
Inevitabile, dato l’argomento, parlare della “minaccia” asiatica, e in particolare cinese, ai costruttori europei anche sui veicoli commerciali, oltre che sulle auto. “Come costruttori europei, dobbiamo essere competitivi sul lungo periodo, non solo nell’immediato. E non servono protezioni sul mercato, ma soltanto idee e proposte: noi siamo convinti di quello che stiamo realizzando”, ha aggiunto Lundstedt. Sulla stessa lunghezza d’onda de Meo: “Renault è il costruttore di veicoli commerciali numero uno in Europa: ora dobbiamo alzare l’asticella, diventare più sofisticati e aumentare il nostro livello di competenza per affrontare la sfida della competizione globale”.
Dal punto di vista tecnico, i veicoli saranno assemblati su una nuova piattaforma di tipo skateboard dedicata ai veicoli commerciali leggeri 100% elettrici, che offrirà una grande modularità per adattare vari vari tipi di carrozzeria a un costo competitivo, e introdurrà grandi migliorie a livello di sicurezza. I cablaggi saranno a 800 volt con due tipi di batterie disponibili. Naturalmente, maggiori dettagli verranno forniti nei prossimi mesi. Ad esempio, non sappiamo ancora se Flexis sarà anche il nome commerciale dei van, oltre a quello legale della joint venture. Si sa, invece, che si tratterà di uno stepvan, presumibilmente sul modello di quelli diffusi sul mercato americano. I servizi connessi, infine, permetteranno ai clienti di disporre di veicoli aggiornati per tutto il loro ciclo di vita.