Vaccino Covid-19 in azienda, ANITA e Conftrasporto favorevoli. Fondamentale per la ripresa dell’autotrasporto e dell’Italia
Conftrasporto e ANITA, l’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, sono d’accordo con l’iniziativa di Confindustria di mettere a disposizione gli spazi aziendali per effettuare il vaccino Covid-19, a rafforzamento della campagna nazionale. Lo slancio della campagna vaccinale, previsto tra la fine di marzo e l’inizio di aprile con l’arrivo di nuove forniture di dosi da parte […]
Conftrasporto e ANITA, l’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, sono d’accordo con l’iniziativa di Confindustria di mettere a disposizione gli spazi aziendali per effettuare il vaccino Covid-19, a rafforzamento della campagna nazionale. Lo slancio della campagna vaccinale, previsto tra la fine di marzo e l’inizio di aprile con l’arrivo di nuove forniture di dosi da parte delle industrie farmaceutiche che stanno producendo il siero (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e si spera anche Johnson&Johnson a dose unica), potrebbe trarre grande beneficio dall’utilizzo delle aziende come hub vaccinali per i dipendenti, parallelamente alla somministrazione effettuata presso le strutture indicate dalle ASL e dalle autorità competenti.
Vaccino Covid-19, le aziende potranno svolgere un ruolo fondamentale
Nell’aderire alla proposta di Confindustria, ANITA ha invitato le proprie imprese associate a mettere a disposizione gli spazi aziendali per arricchire la rete dei luoghi in cui è possibile svolgere le pratiche vaccinali. “Questa iniziativa porterebbe un grande beneficio alla collettività – si legge nella nota associativa – dal punto di vista della ripresa del sistema economico del Paese, e per questo la nostra associazione ha aderito con grande interesse”.
Anche Fai-Conftrasporto, che aveva già ribadito l’importanza dei vaccini per gli addetti, si è subito detta pronta a somministrare il vaccino Covid-19 direttamente in azienda, soprattutto in considerazione del fatto che gli operatori della filiera, tra cui gli autotrasportatori, sono indispensabili nella lotta contro il virus e per la ripresa economica. “Il concorso tra pubblico e privato è indispensabile per consentire di raggiungere una copertura più ampia possibile in tempi brevi, anche in riferimento del ruolo indispensabile che gli operatori del trasporto ricoprono, soprattutto in questo momento – spiega il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè.
Proprio per questo l’associazione chiede che quando ce ne sarà un’adeguata disponibilità, i vaccini possano essere somministrati anche in azienda. Nel frattempo Fai-Conftrasporto ha annunciato la propria decisione di aderire al protocollo definito dalla Regione Lombardia, prima regione italiana in cui si è giunti ad un accordo tra le istituzioni e le aziende, proprio per la somministrazione del vaccino.
Lombardia, prima regione in Itala a sottoscrivere accordo per il vaccino nelle aziende
“Questo sui vaccini nelle aziende è il primo accordo del genere – ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – che viene raggiunto in tutto il nostro Paese”. “Le imprese che aderiranno al Protocollo – ha proseguito – potranno vaccinare direttamente i propri dipendenti in azienda. Ci sarà l’opportunità di avere altri centri vaccinali, altri medici a disposizione dei cittadini perché siamo convinti che la vaccinazione di massa sia l’unico mezzo per vincere la battaglia”.
Presentato a Palazzo Lombardia il ‘Protocollo per la partecipazione delle aziende produttive lombarde alla campagna vaccinale anti-Covid’ coinvolge Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, Confapi, Associazione Nazionale Medici d’azienda e competenti.
Lo hanno illustrato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, insieme a Marco Bonometti, presidente Confindustria Lombardia, Maurizio Casasco presidente Confapi e Rino Donghi, consiglio direttivo Associazione Nazionale Medici del Lavoro.
“Questo accordo – è entrata nel dettaglio l’assessore Moratti – sgrava il servizio sanitario regionale pubblico e privato perché le aziende opereranno con proprio personale medico: un allargamento che ci consente di aver minor tensione sugli ospedali e mettiamo in sicurezza i lavoratori delle nostre imprese”.
Il modulo informativo per la mappatura delle aziende
Nella nota con cui ANITA ha commentato l’iniziativa del vaccino nella aziende, ha anche ribadito che le imprese interessate devono compilare un questionario informativo (consultabile a questo indirizzo) entro venerdì 19 marzo 2021 finalizzato alla mappatura del territorio nazionale degli spazi aziendali disponibili.
L’indagine, come ha ribadito anche Confindustria, è finalizzata alla mappatura sul territorio nazionale degli spazi aziendali che potrebbero arricchire la rete dei luoghi in cui è possibile svolgere le pratiche vaccinali. Il modulo da compilare ha una mera funzione informativa e non impegna in alcun modo le imprese a garantire l’effettiva disponibilità degli spazi.