I consueti dati sulle immatricolazioni di veicoli industriali nel mese di novembre segnano un incoraggiante +12,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (qui il trend di ottobre). Bene, nello specifico, tutti i segmenti compresi tra 3,5 e 44 ton di massa totale a terra, con l’eccezione di quello compreso tra 6,1 e 15,99 ton che fa segnare un arretramento rispetto allo scorso anno. Guardando ai primi 11 mesi del 2022, le immatricolazioni sostanzialmente coincidono con quelle del 2021 (+0,2%).

Le immatricolazioni di veicoli industriali in Italia secondo UNRAE

“Accogliamo con favore il dato relativo al mercato dei veicoli industriali di novembre e auspichiamo che, dopo aver recuperato negli scorsi mesi il terreno perduto a inizio 2022, il comparto possa chiudere l’anno con un risultato in linea con il 2021”, ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. “Tuttavia, evidenziamo ancora una volta come il basso volume di immatricolazioni di veicoli elettrici e l’assenza di uno specifico piano infrastrutturale rivolto ai veicoli industriali con alimentazioni alternative a bassissime o zero emissioni, rischino di compromettere la transizione ecologica del settore e di rendere vani gli ingenti investimenti”.

“Riteniamo, pertanto, che sia fondamentale un piano di sostegno alla decarbonizzazione del trasporto merci su gomma e a questo proposito abbiamo chiesto al Governo il riconoscimento per il prossimo quadriennio di un fondo ad hoc da 250 milioni di euro annui per il rinnovo in ottica ambientalmente sostenibile del parco circolante dei veicoli industriali, caratterizzato ad oggi da un’anzianità media di oltre 14 anni”, ha concluso Starace.

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