Uniport aderisce a Conftrasporto. Con 4000 dipendenti iscritti potenziate strategie associative
La sigla rappresenta dipendenti di aziende con un fatturato totale annuo di circa 1 miliardo di euro, movimenta il 60% dei contenitori in Italia e rappresenta i principali terminal Crociere, Terminal Ro/Ro, Terminal Ro/Ro Pax e Terminal Rinfuse
La famiglia di Conftrasporto si allarga: dall’inizio del 2022 FISE UNIPORT, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano in ambito portuale, è infatti entrata a far parte della sigla associativa dedicata al settore dei trasporti e della logistica, parte di Confcommercio.
L’ingresso sancisce un nuovo passaggio nella strategia di potenziamento di UNIPORT avviata sei mesi fa, con l’adesione di importanti player del settore che hanno ampliato in modo significativo la base associativa, che oggi occupa oltre 4.000 lavoratori, per un fatturato annuo di circa 1 miliardo di euro, movimenta il 60% dei contenitori in Italia e rappresenta i principali terminal Crociere, Terminal Ro/Ro, Terminal Ro/Ro Pax e Terminal Rinfuse.
Uniport si unisce a Conftrasporto. I commenti
“L’ingresso in Conftrasporto costituisce il punto di arrivo di un percorso avviato alcuni mesi fa, su tematiche di comune interesse nell’ambito delle strategie di sviluppo del Paese su Porti e trasporti e condivise durante la nostra partecipazione al Forum Trasporti annuale”, ha evidenziato Federico Barbera – Presidente di FISE Uniport, “Siamo convinti di poter dare un contributo fattivo alle attività della Confederazione e, al contempo, grazie all’unità di intenti e al confronto con gli altri attori del mondo dei trasporti rappresentati, di potere rendere ancora più efficace le politiche di rappresentanza a tutela delle nostre imprese”.
“Siamo lieti di accogliere nella casa di Confcommercio”, ha commentato il Presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, “un’Associazione che costituisce uno storico punto di riferimento del settore portuale e che ci consente di rafforzare in modo rilevante il presidio sui trasporti marittimi. Un ingresso ancor più strategico in quanto i Porti costituiscono oggi un asset strategico per il rilancio economico del nostro Paese, anche alla luce dei fondi stanziati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.