UNATRAS: nessuna risposta concreta dall’incontro con il MIT. Convocato il comitato esecutivo
UNATRAS ha espresso totale insoddisfazione per l’esito dell’incontro con il Ministero dei Trasporti e annunciato la convocazione del proprio Comitato Esecutivo per deliberare le decisioni degli imprenditori del settore.

Dopo l’incontro del 26 febbraio scorso, il nuovo confronto tra il Ministero dei Trasporti e il coordinamento delle associazioni UNATRAS avvenuto l’11 marzo non ha fornito le risposte attese dalla categoria sulle problematiche già discusse con il Viceministro Edoardo Rixi.
La riunione, che ha vissuto anche forti momenti di tensione, ha visto la partecipazione di tutti i vertici
dell’Amministrazione, guidati dal Capo di Gabinetto Alfredo Storto, che hanno illustrato lo stato di
avanzamento dei lavori sui provvedimenti richiesti fortemente da UNATRAS.
I temi dell’incontro tra UNATRAS e MIT
A proposito delle norme relative ai tempi di attesa, non sono state prospettate le modalità attraverso le quali rendere le stesse esigibili, mentre per le storture relative ai tempi di attesa al carico/scarico delle merci e il rispetto dei tempi di pagamento devono essere ancora effettuati alcuni passaggi tecnico-giuridici per individuare una ipotesi che di fatto penalizzi il committente che non rispetta tali tempi.
Sulle modifiche al codice della strada bisognerà, in attesa della legge delega, evidenziare che le sanzioni per le violazioni commesse nell’esercizio dell’attività debbano essere applicate solo sulla carta di qualificazione del conducente (CqC) ed emanare semplificazioni. A questo proposito, UNATRAS ha giudicato positivo l’impegno a coinvolgere in una commissione tecnica le rappresentanze dell’autotrasporto per la predisposizione della legge delega che sarà emanata nel giro di 6-8 mesi sul Codice della strada.
Sul fronte delle risorse economiche, il MIT ha palesato grandi difficoltà e reperirle, pur garantendo di
continuare a lavorare con il Ministero dell’Economia per recuperare i 12 milioni tagliati ai 240 milioni
strutturali per la categoria e tentare di istituire un fondo ad hoc pluriennale di 600 milioni di euro per gli investimenti nel rinnovo del parco veicolare, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica.
Il Ministero dei Trasporti ha infine chiesto di tenere aperto il tavolo di confronto permanentemente, prendendosi 10 giorni per poter fornire le risposte agli impegni assunti.