Fondi, investimenti e il nuovo Codice della strada. Fissato per il 26 febbraio il confronto tra Unatras e governo
"Andremo a far valere le nostre ragioni perché sono stati tolti 75 milioni di risorse strutturali all’autotrasporto con una decisione unilaterale e imposta, senza alcun confronto. Un taglio drastico che colpisce un settore già in difficoltà e fa venire meno tutte le aspettative che il settore nutriva dopo i vari incontri con il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini", ha detto il presidente di Unatras, Paolo Uggè.
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Il paventato taglio dei fondi destinati all’autotrasporto italiano è stata soltanto la scintilla che ha fatto scattare le rimostranze di Unatras il cui presidente, Paolo Uggè, ha diffuso nei giorni scorsi un duro comunicato. Si parlava, nel testo di “inaccettabile decisione del governo” in merito, appunto, alla riduzione delle risorse destinate al settore e si denunciava, al tempo stesso, l’interruzione del confronto tra lo stesso esecutivo e le associazioni di categoria. Un confronto che era stato chiesto (e, pareva, ottenuto) all’insediamento del governo presieduto da Giorgia Meloni.
Con il tempo, però, il filo si è spezzato e le sigle riunite intorno a Unatras si sono dette pronte a valutare clamorose azioni di protesta (peraltro non isolate in questo periodo). Adesso è arrivata la convocazione per un tavolo di confronto, appunto, per il 26 febbraio alle ore 16. Ecco come ha commentato lo stesso Paolo Uggè: “Unatras si farà, come sempre, portavoce delle richieste della categoria con la massima professionalità e serietà che contraddistingue le federazioni ad essa appartenenti”, ha dichiarato Uggè.
Unatras e il governo di nuovo a confronto
“Andremo a far valere le nostre ragioni perché sono stati tolti 75 milioni di risorse strutturali all’autotrasporto con una decisione unilaterale e imposta, senza alcun confronto. Un taglio drastico che colpisce un settore già in difficoltà e fa venire meno tutte le aspettative che il settore nutriva dopo i vari incontri con il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini”.
“Oltre al taglio dei fondi, pretendiamo risposte anche sui progetti per gli investimenti tecnici che avevamo concordato con il gabinetto del ministro, ma che sono ancora fermi nei cassetti ministeriali. Non dimentichiamo poi la questione ancora aperta del nuovo Codice della Strada, che ha introdotto norme che complicano ulteriormente l’attività delle imprese di autotrasporto, senza recepire le istanze che avevamo avanzato. Sarà un confronto rispettoso, come nella nostra tradizione, ma franco e senza sconti”, ha concluso Uggè.