“Una vita da social”, campagna educativa itinerante sui temi dei social network, bullismo e del cyberbullismo. La campagna è ripartita dall’Istituto Comprensivo “Guido Negri” di Vò Euganeo (PD).

L’iniziativa, alla sua ottava edizione, è organizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione. Prevede un tour itinerante con un truck di 18 metri. La motrice è uno Scania R 560 dotato dell’amatissimo 8V, il vanto ruggente del Grifone.

Il rimorchio del camion, allestito appositamente con un’aula didattica multimediale, ospiterà gli incontri. Incontri tra agli operatori della Polizia Postale e gli alunni, accompagnati da docenti e genitori. Gli appuntamenti verteranno sulle tematiche della sicurezza online. Saranno affrontati con un linguaggio semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età. Con un importante obiettivo: favorire l’attività di prevenzione, ormai sempre più importante rispetto all’attività repressiva.

Una vita da social

“Una vita da social”, un camion contro i pericoli della rete

L’ottava edizione di “Una vita da social” è ricominciata proprio in concomitanza della Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2020. Si è svolta a Vo’ Euganeo, comune simbolo della lotta contro il Covid-19. Cerimonia a cui, oltre alla ministra Azzolina, era presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Una vita da social” è, a detta degli organizzatori, la “più importante e imponente campagna educativa itinerante. Campagna realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori”.

“Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni – prosegue la nota – che nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso. Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 2 milioni e mezzo di studenti, sia nelle piazze che nelle scuole. Ma, anche, 220.000 genitori, 125.00 insegnanti, per un totale di 18.500 Istituti scolastici, 350 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 127.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online”.

Cyberbullismo, un triste fenomeno da combattere

Quindi, per l’ottava volta, la Polizia di Stato scende in campo al fianco della scuola per un solo grande obiettivo: “fare in modo che il dilagante fenomeno del bullismo e cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime”.

Infatti sono sempre di più “i giovanissimi a rischio solitudine che per ore su Internet incontrano altri internauti altrettanto solitari che, a volte, sono già stati contagiati dai pericoli del web”. Un rischio che il lockdown, con milioni di ragazzi costretti nelle loro abitazioni e in “compagnia” dei coetanei virtualmente tramite i loro dispositivi, ha aumentato esponenzialmente.

Responsabilizzare i giovani, un obiettivo vitale

“Il fascino della rete e la sottile suggestione del messaggio virtuale, l’idea di sentirsi “anonimi”, nonché il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online – conclude il comunicato degli organizzatori – stanno dilagando così da determinare serie preoccupazioni in coloro che ancora credono in valori fino a ieri condivisi. Per fare della Rete un luogo più sicuro occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza online in modo da offrire alle nuove generazioni occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali”.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il bullismo e cyberbullismo.

Una vita da social

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