«Grazie alla ministra, che ha dimostrato sensibilità nei confronti di una categoria che dall’inizio della pandemia non si è mai risparmiata». E’ positiva la reazione con cui il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggè ha accolto la scelta del Mit. Scelta di sospendere i divieti di circolazione per camion a causa del peggioramento dell’emergenza Covid-19.

Ma non è ancora abbastanza. Sì, perché nonostante le continue richieste da parte dell’autotrasporto, la deroga per l’apertura delle trattorie e dei punti di ristoro sulle principali vie di comunicazione anche dopo le 18.00, non è stata inserita nel DPCM del 3 novembre, in vigore da oggi, con cui il Governo ha diviso l’Italia in tre zone (rossa, arancione e gialla), con diverse limitazioni in base alla pericolosità del contagio.

Ed è proprio su questo punto, fa sapere Conftrasporto, che il partito «Italia Viva ha appena presentato un emendamento. Con questo, chiede la continuità del servizio di ristorazione nelle aree di servizio.  Anche lungo le strade di interesse nazionale, nelle aree di sosta dedicate all’autotrasporto, nelle aree portuali e interportuali».

Trattorie chiuse, un altro tassello di una crisi infinita

Da una parte, proprio grazie alla sospensione dei divieti di circolazione, l’autotrasporto potrà continuare ad «assicurare l’arrivo delle merci a destinazione. E potrà garantire così la continuità del servizio ai cittadini durante l’emergenza». Dall’altra, c’è il rischio di un altro tsunami economico. Tsunami che, se travolgesse un settore già duramente colpito dalla perdita dei fatturati e dei pagamenti evaporati, potrebbe seriamente rappresentare un punto di non ritorno per tutti.

Oltre al fattore economico tuttavia non è da sottovalutare quello sociale: con la chiusura delle trattorie e dei punti di ristoro è in gioco infatti, per l’ennesima volta, la dignità degli autotrasportatori, sotto stress praticamente da febbraio, in quella che sembra a tutti gli effetti una crisi infinita.

L’emendamento di Italia Viva per l’apertura dei punti di ristoro

Una preghiera che anche Uggé , dopo aver ringraziato la De Micheli per la scelta sui divieti di circolazione, non ha mancato di ribadire «per solidarietà umana, per fare in modo che si prevedano punti di ristoro anche lungo le strade statali e provinciali, e non solo nelle aree di sosta delle autostrade come invece previsto dall’ultimo Dpcm».

L’iniziativa di Italia Viva sulle trattorie chiuse non poteva quindi che essere accolta con grande favore da Conftrasporto. Nell’emendamento viene infatti sottolineato che «un servizio che fornisce generi di prima necessità a tutti i cittadini presuppone la possibilità per le imprese di trasporto di operare in sicurezza, evitando ostacoli al normale svolgimento dell’attività». La speranza resta accesa.

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