Trasportounito ha sospeso lo sciopero che era stato indetto per la settimana compresa tra il 18 e il 22 luglio prossimi. In questo caso, la stretta attualità politica ha, si può dire, superato gli eventi. Nei giorni scorsi, intanto, prima la Commissione UE e poi il governo hanno sbloccato il pacchetto di aiuti per circa 500 milioni destinati alle imprese di autotrasporto colpite dal caro carburanti. Proprio lo sblocco del pacchetto di aiuti aveva spinto la presidente di Assotir, Anna Rita Manigrasso, a definire strumentale la decisione di Trasportounito di indire il fermo proprio quando gli aiuti promessi stavano giungendo a destinazione.

Il presidente di Trasportounito sul rinvio dello sciopero

“A conferma del grande senso di responsabilità, che ha sempre caratterizzato la categoria, l’autotrasporto italiano ha deciso di sospendere la decisione assunta in questi giorni e di rinviare quindi il fermo nazionale nei servizi di trasporto su gomma in considerazione della crisi di Governo”, ha dichiarato il Presidente nazionale di Trasportounito, Franco Pensiero. “L’autotrasporto non può tuttavia esimersi dall’evidenziare come ciò che sta accadendo ai vertici di Governo di questo Paese sia destinato a innalzare ulteriormente il livello di preoccupazione e la disistima nei confronti dei titolari del dicastero della mobilità”.

“Il fermo viene rinviato per l’assenza di interlocutori istituzionali – conclude Pensiero – ma resta la rabbia degli imprenditori dell’autotrasporto soffocati fra l’impennata dei costi di produzione dei servizi non riconosciuti dalla committenza, le inapplicabili norme finte del settore, norme comunitarie ingiustificabili, la carenza di personale e l’assenza totale di una visione di prospettiva economica e sistemica sia settoriale che complessiva del sistema trasporti del Paese”.

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