L’indifferenza e l’assenza di strategie e politiche di supporto al settore dell’autotrasporto da parte del ministero delle Infrastrutture presieduto da Matteo Salvini sono le principali ragioni per cui Trasportounito ha deciso di manifestare, lunedì 17 febbraio, a Roma, ricorrendo all’azione forse più spettacolare, ovvero i tir lumaca.

Come ha scritto Trasportounito in una nota, infatti, “la manifestazione nazionale di Roma, che fa seguito a quella organizzata a Napoli, punta ad accendere i riflettori sulla totale e assoluta sottovalutazione delle problematiche che affliggono il mondo dell’autotrasporto italiano, totalmente emarginato dalle priorità del Governo ed emarginato dai tavoli in cui si definiscono le scelte che riguardano la politica dei trasporti, con la sola ‘occasionale’ eccezione del problema relativo ai transiti del Brennero”. Dunque, la mancanza di un confronto con la politica è ritenuta una questione non più accettabile da parte di un settore che sta affrontando – e questo è davvero innegabile – una fase cruciale della propria storia.

I tir lumaca attesi a Roma lunedì 17 febbraio

Alle incertezze sul futuro e su una transizione energetica che si sta rivelando più complessa del previsto si aggiunge l’esiziale questione dei costi, con troppe aziende in difficoltà a restare a galla in un mercato estremamente competitivo. Ce ne sarebbero tante, di questioni, da citare, ma sullo sfondo aleggia sempre la cronica carenza di autisti, più volte denunciata a livello nazionale e internazionale. Sarebbe per questo opportuno un sostegno maggiore da parte della politica.

In un primo momento, e cioè nei mesi successivi alla formazione dell’attuale governo, nell’autunno del 2022, sembrava ci potesse essere una maggiore sintonia tra le associazioni dell’autotrasporto e la politica. Il rapporto, tuttavia, si è deteriorato nel corso del tempo, fino ai recenti strali lanciati non soltanto da Trasportounito ma anche, per esempio, dal presidente di Unatras, Paolo Uggè.

Paolo Uggè
Paolo Uggè

“In un anno, ovvero nel corso dell’intero 2024, il ministro dei Trasporti si è degnato solo due volte di incontrarci e i contenuti delle riunioni, del tutto insignificanti, hanno confermato non solo l’assoluta mancanza di interesse e di partecipazione, ma anche la totale ignoranza della magnitudo dei problemi che potrebbero sfociare in un collasso della mobilità delle merci nel nostro Paese”, ha detto il Segretario Generale dell’associazione Trasportounito, Maurizio Longo.

“Di fronte a una controparte che forse segna il picco più basso nella gestione dei trasporti nella storia del nostro Paese si penalizzano le aziende italiane di autotrasporto mettendole in condizioni di operare senza regole, con il tracollo dei livelli di sicurezza stradale, il tutto correlato da una carenza ormai cronica di conducenti, sommato a un deterioramento delle condizioni delle infrastrutture stradali, e determinando un’emergenza Paese alla quale non si doveva arrivare”.

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