Trasporto elettrico? Per le merci del futuro. Ma UPS è già partita
Il trasporto elettrico da diverso tempo è ormai al centro dell’attenzione globale, sia per gli operatori del settore che per gli studiosi. Secondo un nuovo report dell’UCS (Union of Concerned Scientist), l’organizzazione no-profit del Massachusetts che riunisce scienziati e climatologi da tutto il mondo, il passaggio all’elettrico per camion e bus deve essere velocizzato da […]
Il trasporto elettrico da diverso tempo è ormai al centro dell’attenzione globale, sia per gli operatori del settore che per gli studiosi. Secondo un nuovo report dell’UCS (Union of Concerned Scientist), l’organizzazione no-profit del Massachusetts che riunisce scienziati e climatologi da tutto il mondo, il passaggio all’elettrico per camion e bus deve essere velocizzato da parte delle aziende di tutto il settore. Stando a quanto affermato nel documento, dal titolo ‘Ready for Work: Now Is the Time for Heavy-Duty Electric Vehicles’ (Pronti a lavorare: ora è il momento dei veicoli pesanti con motore elettrico), i 28 milioni di camion e bus che circolano negli Stati Uniti, che rappresentano il 10 per cento del totale dei veicoli, sono responsabili del 28% delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. Un dato che fa riflettere.
I camion elettrici, oltre a emettere dal 44 al 79 per cento di emissioni di CO2 in meno rispetto ai camion con motore diesel, non rilasciano gas di scarico. I benefici che deriverebbero dal passaggio al trasporto elettrico sono molteplici. Il riscontro principale sarebbe sulla domanda di energia generale, del 71 per cento inferiore rispetto a quanto avviene ora, nonostante l’aumento relativo del 13% del consumo elettrico. Inoltre, per i singoli proprietari di aziende di trasporti, il risparmio sul carburante e sulla manutenzione del veicolo compenserebbe i costi derivanti dall’acquisto di un veicolo elettrico, inizialmente più alti.
Riduzioni energetiche su tutti i fronti
Lo studio dell’UCS ha evidenziato che i due terzi dei camion che viaggiano negli Stati Uniti macina 80 miglia al giorno (secondo un calcolo che li vedrebbe ipoteticamente impegnati cinque giorni alla settimana, per cinquanta settimane l’anno): esattamente lo stesso numero di miglia che una singola carica di batteria permette di fare ad un trasporto elettrico.
I modelli di veicoli elettrici disponibili ora, o comunque annunciati dalle aziende per i prossimi due anni, sono più di 70, da 27 produttori differenti. Tra di loro c’è UPS, leader mondiale dei corrieri per spedizioni: a giugno 2018 ha comprato 1000 van elettrici Workhorse. Secondo il report dell’UCS esistono tre politiche principali per accelerare il passaggio al trasporto elettrico e, quindi, migliorare la qualità dell’aria: non solo quindi incentivi finanziari ma anche forti investimenti nelle infrastrutture e nuovi standards che migliorino la manifattura dei veicoli elettrici pesanti.