Il trasporto eccezionale è in subbuglio: risposte dal governo o si rischia lo sciopero
"L'inadempienza del Governo ha paralizzato tutto il mondo dei trasporti eccezionali", ha detto il presidente di TEA Luca Civolani. "Oggi le imprese di trasporto italiane sono lasciate sole, allo sbando, senza una legge chiara".
Il mondo del trasporto eccezionale italiano alza la voce, e lo fa per bocca di Luca Civolani, presidente di TEA, l’associazione che riunisce i trasportatori eccezionali. “L’inadempienza del Governo ha paralizzato tutto il mondo dei trasporti eccezionali”, ha detto Civolani, nella foto in basso. “Oggi le imprese di trasporto italiane sono lasciate sole, allo sbando, senza una legge chiara”.
Secondo la TEA, il Governo aveva promesso un tavolo tecnico nazionale entro il 30 aprile scorso, ma nulla è stato fatto. Il Segretario Nazionale Marcello Bano aggiunge: “Incontro quotidianamente imprenditori che chiedono risposte, non possono sostenere stipendi ed investimenti in un clima di totale incertezza sul futuro, dovuto alla completa mancanza di risposte, il Governo deve agire subito, il Tavolo Tecnico non può attendere oltre, serve un progetto serio e concreto, che dia fiducia alle imprese e noi come TEA siamo pronti a presentarlo”.
Il trasporto eccezionale italiano si fa sentire con una nota
TEA è disponibile a farsi carico di elaborare una proposta organica, che coniughi sicurezza stradale ed efficienza funzionale al settore dei trasporti eccezionali, che rappresentano un fattore non trascurabile per l’economia del Paese. Da troppo tempo – prosegue l’associazione in una nota – la legislazione è oggetto di interventi tampone, non sempre coordinati e qualche volta estemporanei. Per ridare certezze, indispensabili all’industria produttrice dei veicoli per trasporti eccezionali, alle aziende che impiegano questi veicoli e all’intero mondo della committenza, è necessario innanzitutto disporre di conoscenze approfondite di norme internazionali, europee e nazionali dedicate alla sicurezza stradale, nella definizione più ampia, che comprende strade, veicoli e conducenti e saperne coniugare, in maniera armonica, esigenze e prospettive. Queste visioni oggi non sono adeguatamente presenti nelle discussioni e le norme, come è chiaramente visibile, non sono adeguate alla realtà.
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“Auspichiamo, perciò, un cambiamento di rotta, ove innovazioni normative e tempi siano certi, e siamo disponibili a farci carico di impegni propositivi, mettendo a disposizione tutte le risorse culturali e funzionali, necessarie al raggiungimento di obiettivi non più rinviabili, come la definizione certa di limiti ponderali, delle procedure autorizzative, delle modalità e contenuti dei controlli effettivi, tutte condizioni ineludibili per garantire funzionalità, economicità e sicurezza”.