Transport Intelligence: l’autista del futuro sarà filippino!
Da un lato società di logistica sempre più spregiudicate nell’individuare contratti al ribasso per pagare poco gli autisti. Dall’altro la tecnologia, che promette a breve di mandare a casa buona parte di chi sta al volante. Da qui, l’allarme per la carenza di autisti, che ha basi solide. Transport Intelligence, in Europa un ‘buco’ di […]
Da un lato società di logistica sempre più spregiudicate nell’individuare contratti al ribasso per pagare poco gli autisti. Dall’altro la tecnologia, che promette a breve di mandare a casa buona parte di chi sta al volante. Da qui, l’allarme per la carenza di autisti, che ha basi solide.
Transport Intelligence, in Europa un ‘buco’ di 150 mila autisti
Il rapporto dell’inglese Transport Intelligence mette infatti in luce come, a livello continentale, solo in base all’invecchiamento di chi lavora, si possa stimare a breve un ‘buco’ di 150 mila autisti. Sei i Paesi più colpiti, con in testa la Gran Bretagna (52 mila) e Germania (45 mila), seguiti da Svezia (5 mila), Norvegia (3 mila) e da Danimarca e Benelux con 2.500 posti ciascuno.
Esaurite, o quasi, le riserve di autisti dell’Est, la nuova frontiera, secondo quanto prospettato dal rapporto firmato Transport Intelligence, sarebbero i Paesi con conflitti in corso, come l’Ucraina, o sovrappopolati come, appunto, le Filippine.