Traffico merci, nei porti campani il calo è contenuto nel 2020. E nel Porto di Salerno decolla il Ro-Ro
Nonostante i (pessimi) pronostici per il settore marittimo dopo un anno complesso per gli effetti del Covid-19, la situazione del traffico merci nei porti campani nel 2020 è parsa più confortante del previsto. Traffico merci, nell’annus horribilis il calo è contenuto La fotografia arriva direttamente dall’AdSP del Mar Tirreno Centrale: nel settore dei container si […]
Nonostante i (pessimi) pronostici per il settore marittimo dopo un anno complesso per gli effetti del Covid-19, la situazione del traffico merci nei porti campani nel 2020 è parsa più confortante del previsto.
Traffico merci, nell’annus horribilis il calo è contenuto
La fotografia arriva direttamente dall’AdSP del Mar Tirreno Centrale: nel settore dei container si registra un calo contenuto del 7% dei traffici rispetto al 2019. Complessivamente, nei primi undici mesi dell’anno sono stati movimentati 941.307 TEU contro 1.010.881 TEU del 2019. Un sospiro di sollievo anche dai dati del trasporto combinato. Infatti, se la modalità Ro-Ro risulta essere in calo nel porto di Napoli, è addirittura in forte ripresa nel porto di Salerno, anche grazie all’acquisizione di nuove linee marittime. Il dato rimane perciò positivo con 11.841.784 ton movimentate rispetto alle 10.912.696 ton dei primi 11 mesi del 2019.
«Noto con sollievo e soddisfazione che la fase di emergenza, legata alla pandemia Covid19, pare definitivamente superata», ha commentato Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo Smet, tra le compagnie di trasporti più attive nel Porto di Salerno. «I ritmi di attività del traffico ro-ro nel nostro porto – ha proseguito – sono tornati sostanzialmente ai livelli del 2019. Questo straordinario risultato, in una contingenza così difficile che sta mettendo a dura prova l’economia mondiale, conferma ancora una volta che lo scalo salernitano è naturalmente orientato allo sviluppo della rete di autostrade del mare».
Marittimi, il trasporto passeggeri è il settore più colpito
Nel settore delle rinfuse solide e delle rinfuse liquide diminuisce sempre più il divario rispetto agli equivalenti mesi del 2019: nello specifico, nei primi 11 mesi del 2020 si è movimentato il 12% in meno delle rinfuse liquide, mentre si è superato del 3% il valore dei traffici dell’anno precedente per quanto riguarda le rinfuse solide.
Crisi nera invece per il settore passeggeri che resta quello maggiormente colpito, anche se si è un po’ accorciato il forte divario rispetto all’anno precedente registrato ad inizio pandemia, da -68,6% nel I semestre a -55,2% fino al mese di novembre. Il settore crocieristico è decisamente in crisi, nonostante sia finalmente ripartito nel porto di Napoli a partire dal mese di agosto, seppur con traffici inferiori di circa il 95% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.