Toyota crede ancora nell’idrogeno e sviluppa una nuova generazione di fuel cell per veicoli commerciali
La Casa giapponese sta per presentare la nuova generazione delle sue fuel cell, sviluppate, stando a quanto dichiara Toyota, proprio pensando in particolare alle esigenze del trasporto commerciale. Tra gli upgrade della nuova generazione ci sono la durata, addirittura raddoppiata rispetto alla generazione precedente, e l'efficienza ritoccata verso l'alto.

In un momento di palese difficoltà per l’idrogeno come vettore del prossimo futuro nell’ambito del trasporto commerciale, Toyota sviluppa e lancia la terza generazione delle sue fuel cell, le celle a combustibile alimentate a idrogeno.
La Casa giapponese, infatti, sta per presentare la nuova generazione delle sue fuel cell, sviluppate, stando a quanto dichiara Toyota, proprio pensando in particolare alle esigenze del trasporto commerciale. Tra gli upgrade della nuova generazione di celle a combustibile ci sono la durata, addirittura raddoppiata, secondo Toyota, rispetto alla generazione precedente, e l’efficienza ritoccata verso l’alto, in modo da consentire il 20% in più di autonomia ai veicoli.
La nuova generazione di fuel cell Toyota
In più, Toyota avrebbe ritoccato, stavolta verso il basso, i costi di produzione delle celle a combustibile, rendendo i componenti ben più accessibili rispetto al recente passato. “Per i veicoli commerciali pesanti, il nuovo sistema a celle a combustibile offre un livello di durata paragonabile ai motori diesel e una potenza elevata. Inoltre, grazie a una progettazione più compatta, il sistema può essere integrato più facilmente in diversi veicoli commerciali”, dichiara Toyota.
Curioso che uno sviluppo del genere venga annunciato in un momento storico obiettivamente complicato per l’idrogeno come vettore della mobilità del futuro. Alcune delle aziende che avevano puntato forte sulle fuel cell per il loro business, come la tedesca Quantron o la joint venture francese Hyvia, per non parlare degli americani di Nikola, sono in grande sofferenza o prossimi alla chiusura. Anche il progetto dei camion alimentati a celle a combustibile Hyundai XCIENT, da anni in circolazione in Svizzera, ha incontrato non poche difficoltà per via degli alti costi di gestione e della limitata disponibilità di stazioni di rifornimento.