Forse il ministro Toninelli a Cagliari non ha parlato di Tirrenia come di un ‘monopolio da estirpare’ secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa lo scorso gennaio. Ma è certo che le sue dichiarazioni nei confronti della compagnia di Vincenzo Onorato hanno scatenato una reazione furibonda dell’armatore, rimbeccato poi dall’associazione di categoria Confitarma con una dichiarazione di solidarietà a Toninelli.

Toninelli vs Tirrenia

«Alla scadenza della convenzione nel luglio 2020, metteremo il servizio traghetti a gara», ha infatti detto Toninelli, «come già accade per i voli in continuità territoriale. Lo faremo sia per i passeggeri sia per le merci. Siamo stanchi di questa situazione e porremo fine al monopolio Tirrenia. Svolge un’utilità sociale fondamentale, utilizza soldi pubblici (72 milioni all’anno di contributi) e non può far schizzare così i prezzi, è inaccettabile, ci sarà un cambiamento tra pochi mesi. I tecnici sono già al lavoro per una nuova gara, una nuova convenzione, e ci sarà attenzione anche alla continuità delle merci, per il rilancio dell’economia sarda».

Messa in mora della compagnia di Onorato che l’armatore non ha apprezzato: «Toninelli non sa e non ha preso le informazioni, è pura campagna e demagogia elettorale», ha commentato a caldo il patron di Tirrenia, «Per quanto riguarda il monopolio, non sa che sulle linee per la Sardegna operano altre quattro compagnie: Grandi Navi Veloci, Sardinia Ferries, Grendi e Grimaldi. E le tariffe Tirrenia non
sono stabilite da noi, ma dalla convenzione firmata con lo Stato, e spesso sono ben al di sotto dei limiti fissati dalla stessa».

Toninelli vs Tirrenia, entro luglio 2020 se ne vedranno delle belle

A far esplodere la polemica, e quindi attivare la solidarietà di Confitarma al ministro, è stata però la stoccata finale tirata da Onorato: «Gli consiglio di includere nei provvedimenti per il reddito di cittadinanza i 50 mila marittimi italiani disoccupati, a casa grazie a politiche confermate dai suoi predecessori e che servono gli interessi della lobby degli armatori a cui anche Toninelli sembra rispondere».

A far saltare i nervi ad Onorato sono state di certo almeno un paio di inesattezze nelle dichiarazioni di Toninelli, oltre alla sua personale battaglia per la tutela degli equipaggi italiani troppo spesso sostituiti da marittimi stranieri ‘low cost’: i 72 milioni del contratto tra Stato e Tirrenia riguardano infatti non solo la continuità territoriale della Sardegna, ma anche quellE di Sicilia e Isole Tremiti. E poi, la convenzione che garantisce sei rotte Sardegna-Continente tutto l’anno, a fronte dei 72 milioni di contributo, riguarda solo i passeggeri, quindi i riferimenti alle tariffe merci sono fuori luogo. La partita per il futuro di Tirrenia si annuncia vivace: entro luglio 2020 se ne vedranno delle belle.

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