Tempo di riposo, nuove sanzioni (salate) in Francia. Anche per veicoli sotto le 3,5 ton
Le notizie che arrivano dalla Francia saranno fonte di preoccupazione per più di un autista. Non solo per l’aumento vertiginoso dei casi giornalieri di Covid-19, ormai abbondantemente sopra quota 10.000. Oltralpe sono infatti entrati in vigore due nuovi decreti in materia di tempo di riposo e di guida degli autotrasportatori. Il n.1104 del 31 agosto […]
Le notizie che arrivano dalla Francia saranno fonte di preoccupazione per più di un autista. Non solo per l’aumento vertiginoso dei casi giornalieri di Covid-19, ormai abbondantemente sopra quota 10.000. Oltralpe sono infatti entrati in vigore due nuovi decreti in materia di tempo di riposo e di guida degli autotrasportatori. Il n.1104 del 31 agosto e il n.1088 del 24 agosto. Nello specifico, nuovi poteri concessi alle forze di polizia sui fermi dei veicoli pesanti. Inoltre, regolate le norme già esistenti sui tempi di riposo e inasprite le sanzioni in caso di contravvenzione.
Tempo di riposo, nel nuove norme nel solco del Pacchetto Mobilità
I due decreti francesi, con l’introduzione di nuove norme e la modifica di alcuni punti di quelle esistenti, rappresentano, di fatto, un primo avvicinamento a quanto indicato dal Pacchetto Mobilità I, recentemente approvato dalla Commissione Europea.
Un insieme di novità quelle contenute nel Pacchetto. Novità che modificano le regole in fatto di cabotaggio stradale e trasporti internazionali. Inoltre, anche novità che andranno ad impattare sul tempo di riposo e di guida dei camionisti.
Occhio al luogo di riposo: deve essere confortevole e sicuro
Il primo decreto è del 31 agosto (ma una Legge dello scorso dicembre l’aveva introdotto). Si rivolge agli autisti di veicoli con ptt non superiore alle 3,5 ton. In sostanza, non potranno più effettuare il riposo giornaliero o settimanale in cabina. E neanche in luoghi che non offrono dignitose condizioni di sicurezza e di igiene.
Inoltre, il decreto in questione prevede sanzioni molto pesanti, fino a 3.000 euro, per i datori di lavoro. Questo, se non permetteranno ai dipendenti di poter dimostrare, con qualsiasi mezzo, di aver svolto realmente il riposo, giornaliero o settimanale, al di fuori del mezzo che è in grado di garantire le condizioni di sicurezza e igiene elencate prima.
Multe salate se non si rispetta il riposo settimanale
Invece il secondo decreto (il n.1088 del 24 agosto) va ad impattare direttamente sulle sanzioni legate al tempo di riposo. In questo caso è stata introdotta una multa fino a 450 euro qualora l’obbligo di riposo settimanale dovesse essere superato fino a 12 ore (quindi in un range compreso tra 1 e 12 ore), dopo sei periodi consecutivi di 24 ore dal precedente lasso di tempo utilizzato per il riposo settimanale.
Nel caso fossero superate le 12 ore, sempre dopo lo stesso lasso temporale di sei periodi consecutivi, la multa schizza a 1500 euro, incrementabili in base al numero di ore superate.
Va ricordato infine che il decreto in questione aumenta anche i poteri degli agenti di polizia francesi che, in caso di inottemperanza di alcune norme legate al corretto funzionamento del veicolo pesante (carico pericoloso, non conformità delle luci, componenti difettose o rotte ecc), possono provvedere immediatamente all’immobilizzazione dello stesso. Insomma a tutti i camionisti diretti in Francia: occhio al cronotachigrafo e alla manutenzione del vostro mezzo.