La viceministra Teresa Bellanova ha convocato per domani, 21 aprile, una nuova riunione del cosiddetto Tavolo per fare il punto sulle misure a sostegno dell’autotrasporto prese dal governo a seguito dell’aumento repentino del costo dei carburanti che ha rischiato di paralizzare l’attività delle aziende di trasporto in tutta Italia. Più volte la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (qui una nostra recente intervista esclusiva sui temi più caldi) ha ribadito come il Tavolo di confronto fosse permanente. Come controparte del Ministero siedono al Tavolo i rappresentanti delle associazioni di categoria riunite sotto la sigla Unatras.

Il Tavolo autotrasporto per affrontare le questioni irrisolte

Era stata ANITA – l’Associazione nazionale delle imprese trasporti automobilistici, una di quelle coinvolte nel confronto – a chiedere un nuovo incontro, come riporta oggi il sito ufficiale dell’associazione. Il motivo è presto detto: “al fine di proseguire nel confronto in ordine alle questioni afferenti al settore dell’autotrasporto”. ANITA, infatti, tramite il suo presidente Thomas Baumgartner, aveva all’inizio di questo mese chiesto dei correttivi alla misura, che, secondo Baumgartner, starebbe penalizzando chi ha più investito nella transizione ecologica, scegliendo combustibili alternativi o veicoli diesel Euro V e VI per le proprie flotte.

Ricordiamo che il taglio di 25 centesimi al litro delle accise, reso possibile in gran parte grazie a un extra gettito IVA conseguente proprio all’aumento del prezzo alla pompa, è stato di recente prorogato fino al 2 maggio. Contestualmente, però, è stato sospeso il beneficio del rimborso delle accise di oltre 21 centesimi per i mezzi euro V ed euro VI vigente già prima della misura emergenziale proprio per favorire il ricambio del parco circolante in Italia, tra i più datati in Europa.

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Alcune associazioni non rappresentate al Tavolo, come Ruote Libere, fanno notare che “il Protocollo sottoscritto il 17 marzo 2022, sempre tra la viceministra Bellanova e le associazioni, è ad oggi ancora tutto da definire. In modo particolare gli operatori del settore sono in attesa di conoscere se e come gli indennizzi annunciati per i veicoli Euro V e VI, quantificabili in 500 milioni, verranno riconosciuti”.

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