Definiti i tagli alle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti. ACEA esprime preoccupazione e perplessità
Con un comunicato stampa ufficiale, ACEA ha immediatamente commentato l’accordo sul nuovo regolamento che fissa gli standard per le emissioni di anidride carbonica dei veicoli pesanti. L’accordo è stato raggiunto nella giornata di lunedì 18 febbraio dal Parlamento europeo con la relativa Commissione. ACEA ha espresso preoccupazione definendo particolarmente ambizioni gli obiettivi fissati dal nuovo […]
Con un comunicato stampa ufficiale, ACEA ha immediatamente commentato l’accordo sul nuovo regolamento che fissa gli standard per le emissioni di anidride carbonica dei veicoli pesanti.
L’accordo è stato raggiunto nella giornata di lunedì 18 febbraio dal Parlamento europeo con la relativa Commissione.
ACEA ha espresso preoccupazione definendo particolarmente ambizioni gli obiettivi fissati dal nuovo regolamento che prevedono un taglio dell’emissioni di anidride carbonica dei veicoli pesanti pari a meno 15 per cento entro il 2025 e meno 30 per cento entro il 2030.
Le principali perplessità di ACEA derivano dal fatto che il raggiungimento di tali obiettivi non dipende esclusivamente dalle nuove tecnologie che i costruttori di veicoli pesanti metteranno a punto, bensì dalla loro effettiva diffusione sul mercato e quindi nel reale parco circolante.
Serve mettere i potenziali clienti nelle condizioni di acquistare
“Possiamo solo chiedere agli Stati membri di intensificare i loro sforzi per agevolare un vero e proprio ricambio generazione del parco circolante”.
Ha commentato il segretario generale di ACEA, Erik Jonnaert.
“Attualmente le infrastrutture per il rifornimento di veicoli a LNG o CNG, per non parlare dei punti di ricarica per veicoli pesanti a trazione elettrica o a idrogeno, non hanno una diffusione tale da poter assecondare il numero di nuovi mezzi che dovrebbero circolare per raggiungere i tagli alle emissioni di anidride carbonica previsti.
L’introduzione di quote di vendita obbligatorie imposte alle Case costruttrici non tiene conto delle problematiche relative all’effettiva domanda del mercato – ha precisato Jonnaert.
Non ci si può aspettare che aziende di autotrasporto e operatori logistici inizino improvvisamente a comprare camion elettrici se mancano le condizioni economiche e tecniche per farlo.
Se i politici vogliono davvero raggiungere questi tagli all’emissioni di anidride carbonica, devono prima mettere i potenziali clienti di veicoli pesanti nelle condizioni per poter acquistare e utilizzare con convenienza i mezzi più innovativi“.