Era il 1923, un secolo fa, quando il padre del tachigrafo VDO, Herbert Kienzle, inventò il primo dispositivo in grado di registrare sia i tempi di guida che quelli di riposo di un veicolo su un apposito disco diagrammato. Un momento di svolta per l’autotrasporto, che sta per vivere un altro momento topico con l’introduzione, prevista il mese prossimo, della seconda versione del tachigrafo intelligente, che per Continental VDO sarà il dispositivo DTCO 4.1. Un cambiamento che porterà a una campagna triennale di aggiornamento e retrofit obbligatoria, come previsto dal Pacchetto Mobilità I dell’Unione Europea.

Herbert Kienzle inventò l’orologio Autorex alla Kienzle Uhrenfabrik 100 anni fa, il primo strumento in grado di registrare simultaneamente i tempi di guida e di riposo su un apposito disco diagrammato rivestito di paraffina, l’immediato predecessore del TCO 1 (l’abbreviazione TCO sta per tachigrafo). “Come membro di una dinastia dell‘orologeria di Schwenningen, l’inventore era estremamente preciso nel suo lavoro e aveva un talento ereditato per misurare tempi, distanze e velocità”, fanno sapere da Continental VDO.

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VDO, com’è cambiato (e come cambierà) il tachigrafo

Nel corso del tempo, la forma dell’orologio rotondo è diventata simile a quella di un‘autoradio, che oggi si inserisce nel vano DIN predisposto nel cruscotto. Oggi i dati del tachigrafo non sono più registrati in forma analogica su un disco, ma vengono memorizzati digitalmente su schede chip e supporti di memorizzazione di massa. In alcuni casi, possono essere trasferiti al cloud in tempo reale.

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Adesso, con la nuova seconda versione del tachigrafo intelligente, il tachigrafo digitale ha ora una funzione di supporto, per la prima volta nella sua storia, che va oltre la registrazione dei tempi di lavoro e di riposo. Il 21 agosto 2023, dunque, tutti i veicoli commerciali di nuova immatricolazione con un peso lordo del veicolo superiore a 3,5 tonnellate devono avere a bordo la seconda versione del tachigrafo intelligente. Seguirà il graduale ammodernamento dei veicoli commerciali utilizzati nel traffico transfrontaliero nei prossimi tre anni.

“Raccomandiamo agli operatori di flotte di fissare un appuntamento con il proprio Centro Tecnico per il retrofit il prima possibile”, ha detto Dirk Gandras, che gestisce il programma tachigrafo nel segmento di business Connected Commercial Vehicle Solutions. “In questo modo eviteranno di perdere la scadenza prevista dal Pacchetto Mobilità I a causa di problemi di pianificazione, beneficiando fin da subito delle potenti prestazioni del nuovo tachigrafo”.

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