Tachigrafo digitale: come usarlo nel modo giusto? Un po’ di risposte da VDO Academy
Con Ugo Mazzucco, formatore di Continental Automotive Trading Italia, abbiamo parlato non solo di formazione, ma anche di tecnologia e degli obblighi vigenti per le aziende di trasporto.
Tante sono le domande che gli autisti si pongono su uno strumento, il tachigrafo digitale, che oggi bisogna conoscere. VDO Academy, l’alta scuola di formazione di VDO, è stata creata per adempire agli obblighi di legge previsti dal Decreto Dirigenziale 215/2016 in materia di tachigrafo digitale (qui un post sulle norme, entrate in vigore all’inizio di febbraio, per chi affronta viaggi internazionali). Con Ugo Mazzucco, formatore di Continental Automotive Trading Italia, abbiamo parlato non solo di formazione, ma anche di tecnologia e degli obblighi vigenti per le aziende di trasporto.
L’importanza della formazione, anche nel trasporto
Perché le aziende di trasporto devono formare i propri autisti?
“Una persona istruita e formata può fare la differenza in tutti i settori, anche nel mondo dell’autotrasporto. Una persona qualificata è in grado di gestire oltre alle attività quotidiane anche gli imprevisti che nel nostro settore sono all’ordine del giorno, soprattutto se si parla di trasporto su strada. La formazione degli autisti è resa obbligatoria da diversi regolamenti tra cui il Reg. (UE) 165/2014 e il Reg (CE) 561/2006, mentre le modalità di erogazione di tale formazione sono poi state riportare nel Decreto Dirigenziale 215/2016.
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Oltre a rappresentare un obbligo normativo, la formazione è fondamentale per istruire i conducenti sul corretto utilizzo del tachigrafo e sulle attuali disposizioni in termini di tempi di guida e di riposo, il tutto finalizzato anche ad azzerare eventuali infrazioni (autista e azienda) commesse tante volta anche involontariamente”.
Ogni quanto occorre formare i propri conducenti e perché è necessario un aggiornamento su tale argomento?
“Il Decreto Dirigenziale 215/2016 prevede che al corso di 8 ore segua il rilascio di un attestato a ogni singolo autista, della validità di 5 anni. In questi mesi ci stiamo avvicinando alla scadenza calendariale di chi per primo, tra il 2016 e il 2017, è partito con tale formazione. Negli ultimi anni ci sono state tante novità che hanno coinvolto il mondo del tachigrafo digitale: basti citare l’introduzione dei nuovi tachigrafi intelligenti, delle nuove carte tachigrafiche, per arrivare poi ad alcune modifiche sui tempi di guida e di riposo introdotte dal recente Pacchetto Mobilità, con conseguente modifica di alcuni articoli del Reg. CE 561/2006.
Il tachigrafo digitali VDO DTCO 4.0e
Il recente tachigrafo digitale VDO DTCO 4.0e ha inoltre introdotto nuove funzionalità che permettono di avvisare gli autisti quando si approssimano ai limiti sui tempi di guida, di riposo e lavoro. Anche solo questa funzionalità, se ben conosciuta e gestita dall’autista, può portare enormi vantaggi e risparmi”.
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Oltre alla formazione ci sono altri obblighi per un’azienda di trasporto in merito alla gestione dei dati tachigrafici?
“La formazione degli autisti è solo uno dei quattro pilastri fondamentali – insieme a scarico dati, archiviazione e analisi – se vogliamo cosi definirli. Deve essere accompagnata da un controllo periodico (almeno ogni 90 giorni) delle attività svolte dai propri conducenti, con rilascio di una lettera infrazione, che a sua volta dovrà essere sottoscritta dall’autista e tenuta in archivio nei locali dell’azienda. Tale segnalazione, che l’azienda genera e consegna all’autista, è fondamentale per capire cosa si è fatto di sbagliato e imparare dai propri errori. TIS-Web, la nostra piattaforma online di gestione dei dati tachigrafici, è stata studiata e ottimizzata con nuove funzionalità per soddisfare le richieste delle aziende di traporto: infrazioni sui tempi di guida e riposo, report sul chilometraggio per le accise carburante, report che evidenziano un cattivo utilizzo del tachigrafo e così via”.