Per il suo primo appuntamento stagionale il Sustainable Tour, il ciclo di incontri sulla sostenibilità e l’innovazione nella logistica ideato e organizzato da evenT, ha voluto accendere un faro sull’applicazione dell’intelligenza artificiale in un settore complesso come quello che si occupa di movimentare le merci. Il dibattito si è svolto nel contesto di LetExpo, la fiera annuale sulla logistica sostenibile ospitata da Veronafiere. Ancora una volta, dunque, la città scaligera ha fatto da apripista agli incontri del Sustainable Tour.

Intelligenza artificiale nella logistica: l’introduzione sociologica

Viste le implicazioni sociali e sociologiche di un fenomeno come quello dell’intelligenza artificiale, l’evento è stato introdotto dal videomessaggio del professor Francesco Morace, sociologo e saggista, nonché fondatore di Future Concept Lab e ideatore del Festival della Crescita. “Siamo di fronte non a una semplice tendenza, ma a un cambiamento strutturale, destinato a durare per i prossimi decenni, che coinvolge tecnologie e sostenibilità: le aziende che non saranno in grado di adeguarsi alle logiche della sostenibilità verranno escluse dal mercato. Tutto questo porta con sé un’implicazione economica molto importante: qui l’intelligenza artificiale può dare un aiuto fondamentale”. E di fronte ai dubbi e alla diffidenza diffusa quando si parla di AI, il professor Morace ha aggiunto: “Più andremo avanti e più l’intelligenza umana, la nostra, verrà integrata dagli algoritmi. La modalità più ‘intelligente’ è quella di allenarsi con l’AI e capire come gli algoritmi potranno aiutare le aziende a realizzare gli obiettivi”.

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Il dibattito, moderato dal direttore di Trasportare Oggi in Europa, Luca Barassi, e dal direttore di Vado e Torno, Maurizio Cervetto, aveva come titolo ‘L’intelligenza sostenibile. Come l’AI può evolvere il settore del trasporto e della logistica’. Un’evoluzione, quella richiamata nel titolo, necessaria e auspicabile, se si pensa che, ad oggi, appena il 3% degli operatori logistici ha sviluppato e implementato l’intelligenza artificiale nei suoi flussi di lavoro e che solo il 19% sta considerando la possibilità di farlo. “Siamo agli albori”, ha sintetizzato Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT e logistico dell’anno 2024. “La capacità di trasformare i dati in valore sarà la discriminante per il successo nel prossimo futuro. I vantaggi dell’intelligenza artificiale vanno dall’ottimizzazione dei processi alla gestione più efficiente dei materiali; dalla riduzione dei costi al miglioramento della sostenibilità complessiva delle operazioni logistiche”.

Le testimonianze dal mondo della logistica: Casilli Enterprise ed LC3

Ricerca di maggiore efficienza, sostenibilità e sicurezza sono le tre principali ragioni per cui l’AI viene applicata dalle aziende di logistica. Questa l’opinione di Francesco Casilli, CEO della Casilli Enterprise, che ha raccontato come, per esempio, “l’AI possa dare un contributo nel monitoraggio del rispetto dei tempi di guida degli autisti. Noi facciamo un matching tra i dati del tachigrafo, la posizione dei mezzi, i dati di carico e scarico, il traffico. Altri ambiti possono essere il controllo del carico dei veicoli per ridurre drasticamente i viaggi con poco carico oppure la gestione del magazzino”. Secondo Francesco Casilli, tuttavia, chi vuol essere competitivo nel settore non può fare a meno di utilizzare l’AI. “Ci sono questioni aperte e limiti da stabilire, ma lo strumento ha grandi potenzialità”.

Altra azienda di trasporto all’avanguardia è l’umbra LC3, rappresentata dal Chief Sales Officer, Giorgio Berettini. “In questo momento, LC3 sta lavorando con Bosch su un progetto europeo che coinvolge 300 veicoli dotati di tecnologia per reperire dati e alimentare un super calcolatore che permetta di sviluppare un sistema di guida autonoma avanzata grazie proprio all’AI”, ha detto, raccontando come si stia cercando di rilevare dati provenienti non solo dalla parte frontale dei veicoli, ma anche dalle parti laterali per monitorare meglio, per esempio, l’angolo cieco e incrementare il livello di sicurezza. “L’obiettivo ultimo è sviluppare un sistema socialmente sostenibile che possa soprattutto ridurre i rischi”.

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Mondo del lavoro e comunicazione: Indeed e Havas

Roberto Colarossi, Senior Sales Director Italy & Iberia di Indeed, tra le realtà più importanti nella ricerca di lavoro ha messo il dito su come lo sviluppo dell’AI sia messo in ‘concorrenza’ con le figure professionali. “Non è facile prevedere quali categorie lavorative siano più a rischio oggi”, ha detto. “Figure legate ad ambiti come finance, risorse umane o legale potrebbero essere più impattate mentre, per esempio, quella degli autisti è una delle categorie meno a rischio. Di certo, i dati sono un fattore sempre più importante anche nel nostro settore perché anche chi cerca lavoro è oggi ultra-profilato. Si potrebbe arrivare, in futuro, ad avere un ‘talent agent’, una sorta di coach virtuale che affiancherà chi cerca lavoro”.

Elisa Simoni, oggi Head of Public Affairs di Havas (settore comunicazione) con un’esperienza in Parlamento alle spalle, ha evidenziato la connotazione sociale dell’AI. “Oggi non compriamo un prodotto, ma un modo di vivere o di essere”, la sua sintesi. “I nostri clienti ci chiedono da tempo di utilizzare l’AI per tutte le questioni legate al business. Così come ci chiedono sostenibilità perché i consumatori sono alla ricerca di aziende che sappiano veicolare dei valori”. Durante il convegno si è anche toccato anche il tema delle implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale, così come della sua regolamentazione. Elisa Simoni ha fatto appello al suo ruolo in politica: “Il legislatore si è mosso molto presto, specialmente in Europa, dove i temi della regolamentazione sono stati anticipati rispetto ad altre aree del mondo. E qui c’è tutto il tema etico: chi ha il possesso dei dati ha il vero potere, questo è sempre più evidente”. E sul tema del lavoro: “L’AI porterà dei vantaggi, ma anche delle sostituzioni, anche tra cosiddetti colletti bianchi. Il regolatore dovrebbe occuparsi di scuola e fare in modo che sia predittiva, garantendo percorsi di formazione permanente alle persone”.

Il Sustainable Tour 2025 tornerà a ottobre con un evento alla fiera MedMove di Catania.

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