È iniziata con una vivace tavola rotonda l’edizione 2023 del Sustainable Tour, il ciclo di incontri sulla sostenibilità nel mondo dei trasporti e della logistica giunto al quinto anno e promosso da evenT. A LetExpo, la fiera della logistica sostenibile, si è parlato dell’impatto della geopolitica europea sulla sostenibilità della filiera e dei grandi cambiamenti che stanno attraversando la logistica stessa. Il dibattito ha coinvolto rappresentanti del mondo istituzionale, associativo, industriale e professionale.

Sustainable Tour, i driver di cambiamento

Punto di partenza del confronto, moderato dal direttore di Vado e Torno, Maurizio Cervetto, e dal direttore di Trasportare Oggi in Europa, Luca Barassi, sono stati le grandi mutazioni conseguenti ai veri e propri choc, come li ha definiti il responsabile delle relazioni esterne di ALIS, Nicolò Berghinz, che hanno sconvolto il mondo negli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina. Secondo il professor Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT, le tensioni geopolitiche si uniscono ad altri importanti driver di cambiamento, come trasformazione digitale e sostenibilità, producendo un ripensamento complessivo della supply chain, con fenomeni come re-shoring (con l’Italia al secondo posto in Europa nel 2022), friend-shoring e near-shoring: il ripensamento della globalizzazione, insomma, come è stata intesa fino a oggi, con la conseguente richiesta di una logistica dinamica ed efficiente. Nonché eco-sostenibile.

Si può, dunque, parlare di crisi della logistica? E cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? “La logistica ha dovuto affrontare delle crisi senza precedenti, con tanti problemi concentrati in un periodo molto ristretto, ma non si può fermare”, sintetizza Massimiliano Perri, capo del mercato Italia di IVECO. La sostenibilità, cadenzata da programmi come il Fit for 55 europeo, passa anche dalla tecnologia e dallo sviluppo dei veicoli per il trasporto pesante su gomma, imprescindibile secondo Perri. “È evidente la spinta verso veicoli a trazione elettrica, che però oggi non garantiscono la stessa autonomia e flessibilità del diesel. Noi crediamo molto in tecnologie alternative al diesel ma fondate sul motore a combustione, come per esempio i biocombustibili”.

sustainable tour 2023

Molto dipenderà dalle normative, come quelle che l’Europa sta proponendo: pensiamo agli obiettivi di decarbonizzazione nel settore automotive per il 2035 e il 2050. “La normativa europea che ci poneva delle date precise sta mostrando un primo indice di ravvedimento, e il riferimento è ovviamente alla proposta del divieto di vendita di veicoli leggeri a benzina o diesel, oggi messa in discussione”, ha spiegato Francesca Bonino di NTCM Studio Legale, che prevede sorprese per quanto riguarda le scelte legislative europee, ma anche italiane, nel prossimo futuro.

Il punto di vista istituzionale

Un esempio italiano, non a caso, è stato descritto da Marco D’Elia, a capo della Direzione Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, che si è soffermato sull’adozione di strumenti “dinamici” come il Piano regionale dei Trasporti, entrato in vigore nel 2020, concepito per “monitorare il raggiungimento degli obiettivi attraverso un sistema di indicatori per capire come il mondo della logistica si adatta ai mutamenti che possono anche generare delle crisi”.

Nel concreto della logistica è entrato Sandro Pietramala, QHSE & Sustainability Manager di Savino del Bene, multinazionale nella logistica integrata internazionale con un oltre 5mila dipendenti e un fatturato di 4,5 miliardi di euro. “Mi chiedo se la crisi della logistica sia una crisi della domanda o dell’offerta. La pandemia ha sicuramente creato una crisi sistemica. Nel periodo post-pandemico il sistema cambia molto velocemente, la questione è come si adattano le aziende”. E qui entra in gioco il concetto di resilienza, con l’incapacità di una parte delle aziende di adattarsi nei modi e nei tempi giusti al cambiamento.

“L’importanza della logistica si è vista proprio nel periodo della pandemia”, ha ricordato il vice presidente di ALIS, Marcello Di Caterina. E oggi, superato quel momento, ha detto Di Caterina rivolgendosi ai tanti ragazzi presenti tra il pubblico, “c’è una carenza enorme di personale specializzato in tanti settori della logistica e dunque un mondo di opportunità nell’ambito del trasporto intermodale”. A questo proposito, è stato ricordato come sia importante eliminare le diversità tra l’ambito ferroviario, quello stradale e quello marittimo della logistica per riuscire a fare sistema.

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