Si torna a parlare di sostenibilità nell’ambito del Sustainable Tour 2020, iniziativa di EvenTi promossa da Vado e Torno e Trasportare Oggi. Quest’anno declinato in cinque tappe: la prima virtuale, il 29 aprile, cui seguiranno quelle negli Interporti di Pescara e Parma, a Verona ed, infine, a Ecomondo in quel di Rimini. E lo si fa in modo più verticale. Detto che i gas serra presenti nell’atmosfera lasciano passare molte delle radiazioni che dal Sole raggiungono la Terra, ma trattengono parzialmente quelle infrarosse emesse dalla Terra, provocando, appunto, l’effetto serra, fenomeno naturale che regola la temperatura del Pianeta. L’Emissions gap report 2019, prodotto dal Programma per l’ambiente delle Nazioni unite, fa il punto sulla riduzione delle emissioni di gas serra fissata al 2015 dagli accordi di Parigi. Obiettivo fondamentale per contrastare l’aumento delle temperature medie globali, più 1,5-2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, il che renderebbe le conseguenze del cambiamento climatico catastrofiche.

Principale responsabile dell’aumento della temperatura sul Pianeta è l’anidride carbonica, che rappresenta oltre il 75 per cento delle emissioni causate dall’uomo. Nell’Ue, oggi, i trasporti sono responsabili di oltre un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra. Auto, furgoni, camion e autobus contribuiscono per più del 70 per cento, mentre la quota restante proviene principalmente dal trasporto marittimo e aereo.

Secondo i dati diffusi dall’Air transport action group , consorzio di esperti del settore dell’aviazione che si occupa di temi relativi allo sviluppo sostenibile, gli aerei produrrebbero oggi il due per cento circa delle emissioni di CO2 globali derivanti dall’attività umana e il 3 per cento di quelle europee.

 

Sustainable Tour 2020, si parla anche di trasporto via nave

Anche il mare nel sustainable tour 2020, le navi portacontainer trasportano circa l’80 per cento del commercio mondiale. E in navigazione utilizzano combustibile con tenore di zolfo molto superiore a quello ammesso, da ormai 15 anni, nei carburanti terrestri (0,001 per cento). Nonostante sia entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2020, la normativa dell’International maritime organization sui carburanti a basso tenore di zolfo che riduce la percentuale di zolfo allo 0,5 per cento. Il Sustainable Tour 2020 sarà attento anche alla tematica delle emissioni. se si guarda poi alla distribuzione geografica delle emissioni, principale responsabile è la Cina, con circa il 28 per cento del totale. Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti, con il 15, seguiti dall’India con il 6, dalla Russia con il 5 e dal Giappone con il 4 per cento. L’Unione europea a 28 paesi contribuisce per il 9 per cento alle emissioni totali, mentre i suoi 15 paesi più industrializzati arrivano quasi al 7,5 per cento. Con l’Italia che sta più o meno alla pari della Francia, con emissioni di poco inferiori all’uno per cento.

In Cina, però, i paesi occidentali hanno delocalizzato negli ultimi decenni le loro industrie più inquinanti. Il che significa che il flusso netto di CO2 immagazzinata (legata alla produzione di un bene o servizio) va dai paesi in via di sviluppo a quelli sviluppati; in altre parole, anche se i paesi europei riescono a ridurre le emissioni sul proprio territorio nazionale, tale successo è indebolito o nullificato dall’importazione massiccia di prodotti con una grave impronta ambientale. Includendo quindi le emissioni legate al consumo, i dati pro capite in Europa restano ancora più alti che in Cina. Pur svolgendo un ruolo essenziale nella società e nell’economia, i trasporti costituiscono una fonte significativa di inquinamento atmosferico. Particolato (Pm) e il biossido di azoto (NO2) danneggiano infatti la salute dell’uomo e quella l’ambiente.

Sustainable Tour 2020: obiettivo Ue ridurre i danni causati dai trasporti

Logico quindi che la riduzione degli effetti negativi dei trasporti rappresenti un importante obiettivo strategico dell’Ue. I cui principali filoni di attività sono: promuovere modalità di trasporto più pulite e più efficienti, impiegare tecnologie, carburanti e infrastrutture più sostenibili e assicurare che il costo del trasporto rispecchi pienamente gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute.
La strategia del 2018 della Commissione europea è intesa a tracciare un percorso di transizione verso l’azzeramento delle emissioni di gas serra nell’Ue entro il 2050. Come conciliare qualità della vita, benessere, progresso e costi dei prodotti con le richieste del mercato rappresenta il problema, senza confini.

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