“Fiducia nel TCO e supporto dei governi sulle infrastrutture per far decollare gli elettrici”. La nostra intervista a Stina Fagerman (Mercedes)
"Stiamo facilitando la trasformazione dei nostri clienti. Naturalmente, vogliamo anche che i grandi operatori inizino a investire di più nei sistemi di ricarica per veicoli elettrici ovunque, perché ne saremo tutti aiutati. Abbiamo bisogno di 35.000 punti di ricarica in Europa e non li costruiremo da soli", ci ha detto.
Ne abbiamo avuto una conferma alla IAA Transportation: Mercedes-Benz Trucks punta con decisione sulla sua gamma elettrica per una transizione che è sì molto complessa, ma fattibile al tempo stesso. Il Roadshow europeo che si è svolto in estate, anzi, ha dato alla Casa tedesca ulteriori rassicurazioni sulla bontà dei veicoli elettrici in gamma, con l’eActros 600 sempre più vicino all’agognata produzione seriale, che dovrebbe partire entro la fine di quest’anno. Proprio alla IAA abbiamo potuto incontrare Stina Fagerman, Head of Marketing, Sales and Services di Mercedes-Benz Trucks.
Stina Fagerman (Mercedes): gli incentivi possono aiutare, ma non sono decisivi
Quanto ritiene importanti gli incentivi per incrementare le vendite di camion elettrici? Mercedes-Benz Trucks ha ormai una gamma di truck elettrici, credo sia una questione importante…
Se guardiamo all’Europa, vediamo un panorama con sistemi diversi in mercati diversi. Nei mercati in cui esistono forme di pedaggio basate sulle emissioni di CO2, vediamo che c’è più fermento riguardo all’acquisto e all’immatricolazione dei veicoli elettrici. Ad esempio, vediamo una nuova tendenza positiva anche in Germania, da quando l’anno scorso è stato introdotto il sistema di pedaggio basato le emissioni di CO2. Anche mercati come la Svizzera, dove negli ultimi anni i veicoli a zero emissioni erano esenti da pedaggio, si sono dimostrati piuttosto positivi sull’immatricolazione dei camion elettrici. Ciò che conta di più per noi è la fiducia nel TCO del nostro eActros 600, per cui pensiamo ce l’acquisto di un truck elettrico avrà senso nella maggior parte dei nostri mercati, anche senza incentivi.
A dire il vero, il costo dei camion elettrici è ancora molto elevato…
Il prezzo di acquisto di un camion elettrico sarà sempre più costoso, anche due volte e mezzo più alto rispetto a un camion diesel. Ma poi, nel corso della vita utile del veicolo, se si percorrono circa 100.000-120.000 chilometri all’anno, per molti dei nostri clienti ha davvero senso il passaggio all’elettrico. Siamo molto orgogliosi del nostro ultimo modello elettrico e siamo molto fieri di poterlo consegnare ai nostri clienti dalla fine di quest’anno.
Quindi la sua risposta è: la nostra strategia non dipende dagli incentivi di un singolo Paese.
Esattamente. Non possiamo avere una strategia che dipenda dagli incentivi, perché sono molto diversi da Paese a Paese. Quelli che erogano incentivi possono agevolare il passaggio. Ma ci siamo concentrati sull’avere un prodotto valido anche per i mercati che non hanno questi incentivi. Aggiungo che, e questo vale per ogni mercato, dipende sempre dal prezzo del diesel e da quello dell’elettricità. La nostra recente esperienza accumulata durante il Roadshow europeo, partito da Francoforte e arrivato fino a Capo Nord e alla Spagna, ci ha detto che il consumo di energia è più basso di quanto ci aspettassimo. Un ulteriore elemento che aiuta a compensare il prezzo di acquisto superiore a quello di un veicolo diesel.
Il lancio del marchio TruckCharge
Avete lanciato proprio alla Iaa il marchio TruckChange per la fornitura di energia ai clienti. Quindi, volete essere un concorrente in questo mercato dell’energia con altri marchi, altre aziende, o state solo supportando i clienti che acquistano i veicoli elettrici?
Credo che per noi sia necessario, almeno all’inizio, assumerci una maggiore responsabilità in questa trasformazione. Ed è quello che stiamo facendo anche con il nostro marchio TruckCharge. In questo caso, infatti, ci occupiamo di consigliare i nostri clienti quando devono acquistare i camion, quali sono i percorsi migliori per l’elettrificazione e così via. Inoltre, li aiutiamo a ottenere la connessione alla rete e a cercare quali opportunità di finanziamento pubblico esistono e di che tipo di finanziamento hanno bisogno. Quindi, stiamo dialogando in modo più approfondito con i clienti, perché si tratta di un mondo nuovo per loro, ma anche per noi. Impariamo anche così.
Siamo anche al fianco dei nostri clienti quando operano concretamente con il camion. Ad esempio, disponiamo di una carta carburante, ma anche di una carta energia, che consente di pagare più facilmente l’elettricità alla stazione di ricarica.
Quindi, possiamo dire che Daimler Truck e Mercedes-Benz Trucks sono ora nel mercato dell’energia…
Beh, non proprio nel mercato dell’energia, ma stiamo facilitando la trasformazione dei nostri clienti. Naturalmente, vogliamo anche che i grandi operatori inizino a investire di più nei sistemi di ricarica per veicoli elettrici ovunque, perché ne saremo tutti aiutati. Abbiamo bisogno di 35.000 punti di ricarica in Europa e non li costruiremo da soli.
Bisogna agire insieme
Daimler Truck sta, insomma, chiedendo il sostegno delle istituzioni…
Sì, quello che vediamo è che la parte in cui abbiamo bisogno di sostegno è proprio la costruzione delle infrastrutture. Questo perché è oggi il principale collo di bottiglia. Ora abbiamo il prodotto, ma dobbiamo fare in modo che il collo di bottiglia delle infrastrutture non sia più tale. Credo che il cambiamento climatico sia un problema condiviso e quindi abbiamo bisogno di una legislazione, di politica e di altre aziende che intervengano e accelerino i tempi della transizione.
Che tipo di assistenza ai clienti e di soluzione finanziaria offre Mercedes-Benz Trucks quando si tratta di infrastrutture?
Per prima cosa, iniziamo con un’analisi dei percorsi dei clienti, consigliandoli nell’elettrificazione della gamma. E poi, naturalmente, abbiamo le flotte demo per permettere ai clienti di testare i veicoli. Adesso, stiamo per lanciare le flotte demo dell’eActros 600, che saranno disponibili a breve dall’inizio del prossimo anno. A questo proposito, è interessante vedere come gli autisti siano un po’ scettici all’inizio e, dopo aver provato i camion, escano invece con un grande sorriso, perché naturalmente è un ambiente di lavoro diverso e sicuramente più silenzioso.
Per quanto riguarda il supporto nella ricerca di soluzioni infrastrutturali e finanziarie, abbiamo instaurato un’ottima collaborazione con i nostri servizi finanziari interni. Offriamo soluzioni finanziarie non solo per il camion, ma anche per tutte le infrastrutture pertinenti e credo che questo sia un grande aiuto anche per i nostri clienti.