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L’associazione SosLog e l’organismo di certificazione Lloyd’s Register hanno annunciato il lancio di un inedito protocollo che mira ad oggettivare e riconoscere, attraverso uno specifico marchio, l’impegno delle imprese in termini di sostenibilità  ambientale, economica e sociale dei propri processi di logistica e supply chain.

Un percorso personalizzato e volontario

Il protocollo nasce come strumento con cui le aziende potranno sviluppare un proprio modello di sostenibilità perseguendo nel tempo obiettivi strutturati e adeguati al proprio livello di consapevolezza e necessità . Un percorso personalizzato che permetterà  di calare il tema della sostenibilità  ambientale, sociale ed economica nella propria organizzazione attraverso una guida predefinita e riconosciuta.

Il protocollo rappresenta ovviamente un percorso volontario: l’azienda da una parte non è obbligata a norme cogenti e dall’altra può vantare l’impegno nel perseguire un obiettivo di sviluppo sostenibile quale elemento differenziante con i propri competitor e valorizzante per i propri clienti diretti ed indiretti. Un esempio tangibile per evitare l’autoreferenzialità dei risultati, sempre più sbandierata nelle pratiche di greenwashing, e che per di più sarà riconosciuto da Lloyd’s Register oltre i confini nazionali.

L’oggettività contro l’autoreferenzialità

“Abbiamo raccolto oltre 10 anni di casi aziendali e lavorato per molti mesi insieme ad operatori nazionali ed internazionali – ha commentato Daniele Testi, Presidente di SosLog – per arrivare a sintetizzare un modello sulla base di 21 sfide di logistica sostenibile che riteniamo siano oggi la base teorica per oggettivare l’impegno degli operatori coinvolti a vario titolo nella supply chain”.

“L’emanazione da parte delle Nazioni Unite dei 17 target per lo sviluppo sostenibile conferma come il tema della corporate social responsibility sia assolutamente attuale – ha dichiarato Elena Cervasio, Sustainability and Customized Assurance Senior Manager di Lloyd’s Register – nonché condizione che deve permeare tutti i settori ed interessare tutti i soggetti, da chi produce, chi trasporta, fino al consumatore finale al quale devono essere offerte soluzioni chiare, trasparenti e riconoscibili per scelte di consumo responsabili”.

Maggiori informazioni e indicazioni per aderire all’iniziativa su www.sos-logistica.org

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