Sensori di angolo cieco, Assotir vince il ricorso contro il Comune di Milano
Assotir ha vinto il ricorso contro il Comune di Milano sull’obbligo di istallare sensori di angolo cieco su autobus e camion. Il Tar della Lombardia – con sentenza n.2770/2023 – ha infatti annullato integralmente gli atti del Comune di Milano che prevedevano il divieto di accesso in area B e C ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori di segnalazioni di angolo cieco per effetto del ricorso presentato da Assotir della Lombardia lo scorso 9 ottobre.
Assotir ha vinto il ricorso contro il Comune di Milano sull’obbligo di istallare sensori di angolo cieco su autobus e camion. Il Tar della Lombardia – con sentenza n.2770/2023 – ha infatti annullato integralmente gli atti del Comune di Milano che prevedevano il divieto di accesso in area B e C ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori di segnalazioni di angolo cieco per effetto del ricorso presentato da Assotir della Lombardia lo scorso 9 ottobre.
Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dal Presidente di Assotir Lombardia, Pietro Castelli: “La sentenza del Tar della Lombardia è la conferma della fondatezza delle nostre riserve, fatte presenti a suo tempo al Comune. La magistratura amministrativa ha giudicato l’operato dell’amministrazione comunale di Milano oltre i limiti della legge. Quest’ultima infatti riserva allo Stato – e non ai Comuni – la competenza sulle misure di sicurezza. Voglio ringraziare i colleghi – ha proseguito Castelli – che hanno avuto il coraggio, insieme a noi, di aprire un contenzioso giudiziario con il Comune di Milano”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Segretario Generale, Claudio Donati, che ha commentato: “Noi siamo pronti a riprendere il confronto, perché siamo i primi ad essere interessati a che i nostri veicoli viaggino in sicurezza. Quello che abbiamo dimostrato è che anche i trasportatori meritano un rapporto istituzionale adeguato alla funzione sociale ed economica da essi assolta quotidianamente all’interno della realtà metropolitana”.
“Continuiamo a ritenere che la soluzione debba essere presa in sede nazionale – ha proseguito Donati – cioè dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il coinvolgimento delle Amministrazioni territoriali e delle parti sociali e imprenditoriali coinvolte. Il tutto nel rispetto delle indicazioni europee, che oltretutto sul tema sono assai chiare. Dispiace, tra l’altro, per gli oneri sostenuti da moltissimi operatori per adeguarsi alla delibera del Comune di Milano oggi annullata dal TAR. Voglio sperare che i responsabili si assumano la responsabilità dell’operato”, ha chiosato Donati.
“Per noi più che un trionfo – ha concluso il Presidente Castelli – è la presa d’atto del fatto che avevamo ragione. Se ci fosse stata maggiore disponibilità a tener conto del nostro punto di vista, il Comune avrebbe evitato questo epilogo, con i conseguenti danni, di immagine ed economici, procurati”.