Dopo il caso di Milano, conclusosi con una decisione del Consiglio di Stato a favore del Comune, anche a Firenze è stato approvato l’obbligo per i mezzi di trasporto pubblico e i mezzi pesanti di essere equipaggiati con sensori per l’angolo cieco. L’obiettivo è naturalmente la riduzione degli incidenti che coinvolgono, in particolare, pedoni e ciclisti.

Il Consiglio comunale fiorentino ha approvato all’unanimità la decisione presentata dalla Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità, e dalla Commissione territorio, urbanistica, infrastrutture e patrimonio.

La presenza di un angolo cieco rappresenta una delle principali cause di incidenti in ambito urbano e si stima sia responsabile di circa 200 decessi all’anno. Grazie all’utilizzo dei sensori, l’autista è consapevole della presenza di pedoni o ciclisti nell’area non visibile dallo specchietto retrovisore.

A livello europeo, il regolamento 2019/2144 aveva già stabilito che i mezzi pesanti dovessero essere progettati in modo da ridurre la presenza di angoli ciechi, pena la non omologazione. Alcuni Paesi hanno successivamente introdotto l’obbligo di applicare l’adesivo che segnala l’angolo cieco, oltre a normative specifiche sull’installazione dei sensori.

Angolo cieco, il caso di Milano

Firenze sta ora seguendo l’esempio di Milano, che già nel 2023 aveva introdotto il divieto di accesso per i mezzi pesanti non dotati di sensori, oltre che di adesivo. La decisione era stata oggetto di controversie, conclusesi però con una decisione del Consiglio di Stato a favore del Comune di Milano e dell’obbligo di sensori.

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