#ScaniaClock, il primo orologio al mondo di autocarri in movimento
Tick, tock, truck. Il ticchettio ha inizio. Scania ha intrapreso la sfida contro il tempo. Una sfida che ha coinvolto 14 autocarri che, con il loro movimento, hanno letteralmente simulato lo scorrere di ogni secondo. In una pista di atterraggio deserta di 70.000 metri quadrati Scania ha riprodotto il primo orologio al mondo di autocarri, attivo […]
Tick, tock, truck. Il ticchettio ha inizio. Scania ha intrapreso la sfida contro il tempo. Una sfida che ha coinvolto 14 autocarri che, con il loro movimento, hanno letteralmente simulato lo scorrere di ogni secondo. In una pista di atterraggio deserta di 70.000 metri quadrati Scania ha riprodotto il primo orologio al mondo di autocarri, attivo per ben 24 ore.
Nel trasporto a lungo raggio, essere al posto giusto al momento giusto può determinare il successo di un’attività di trasporto. La sfida più impegnativa riguarda la puntualità, la precisione e l’affidabilità. Ecco perché Scania ha sottoposto la sua nuova generazione di autocarri e servizi al test più impegnativo di sempre: il tempo stesso.
Il progetto del primo orologio al mondo formato interamente da autocarri in movimento ha dei numeri da capogiro: ha coinvolto ben 14 veicoli, 90 autisti, su una superficie di 70.000 metri quadrati in una pista di atterraggio deserta per ben 24 ore di seguito. Sembrava una sfida impossibile eppure l’orologio Scania è realtà, ora tutti possono assistere alla grande impresa collegandosi al sito: www.scaniaclock.com. L’orologio è stato filmato usando cinque diverse telecamere, per permettere a coloro che assistono all’evento online di passare da un’inquadratura all’altra.
Gli autocarri che hanno formato l’orologio hanno dovuto affrontare varie difficoltà, a seconda della lancetta dell’orologio che andavano a formare. I veicoli che appartenevano alla lancetta dei minuti dovevano percorrere una pista circolare ogni 60 secondi per 24 ore.
Il veicolo della corsia interna doveva mantenere una velocità costante di 13 chilometri orari, mentre il veicolo più esterno doveva mantenere una velocità costante di 53 chilometri orari. Per gli autocarri che formavano le lancette dei minuti e delle ore, la sfida consisteva nel mantenere una sequenza perfettamente sincronizzata di partenze e fermate.
Per mantenere una velocità corretta e uniforme e al contempo minimizzare il consumo di carburante, ciascun autocarro doveva essere guidato ponendo la massima attenzione alla posizione all’interno dell’orologio. I responsabili della flotta Scania dalla torre di controllo potevano sorvegliare e monitorare costantemente la condizione di ciascun veicolo per evitare fermate impreviste. Gli autisti hanno giocato un ruolo chiave nell’assicurare che l’intera operazione avesse successo.
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