Scania: un 2023 da ricordare
Si è svolta oggi, nella splendida e iconica cornice della Terrazza Martini di Milano, la tradizionale conferenza stampa di fine anno di Scania Italia. Crescono le immatricolazioni, aumentano i servizi e soprattutto le soluzioni per affrontare la transizione energetica.
Si è svolta oggi, nella splendida e iconica cornice della Terrazza Martini di Milano, la tradizionale conferenza stampa di fine anno di Scania Italia.
Il primo a prendere la parola è l’amministratore delegato Enrique Enrich: “A tre anni dal mio arrivo in Italia, posso dire che sono state molte le sfide, i momenti di crescita e di creatività con i nostri concessionari, i clienti, la rete. Lavorando da 26 anni in Scania, sento di fare un lavoro privilegiato in una delle migliori squadre. L’anno scorso dicevamo che la nostra ambizione era arrivare a 100mila camion venduti, ci siamo andati vicini con oltre. Noi continuiamo a investire, la nostra fabbrica in Asia sarà pronta per la fine del 2025 ed andrà ad alleggerire la produzione in Europa. Oggi la nostra capacità produttiva ha un tetto, per cui spingiamo più sulla qualità che sulla quantità. Anche se Scania è un’azienda industriale, continuiamo a spingere sul lato servizi (manutenzione, servizi finanziari e assicurazioni). Il 2023 è stato l’anno del consolidamento del Super: al lancio avevamo promesso un 8% di risparmio sul carburante, oggi siamo intorno al 12%. La domanda globale va molto bene e anche in Italia il Super è molto apprezzato. Con la tendenza in atto di aumento dei costi del carburante fossile per questioni geopolitiche e fiscali, risparmiare carburante è sempre la strategia vincente. Ma non parliamo solo di combustione interna: nel 2023 abbiamo inaugurato in Svezia la fabbrica di batterie con il nostro partner Northvolt”.
Daniel Dusatti, direttore Truck Sales: “Nel mercato truck, al 30 novembre eravamo a 2.332 veicoli immatricolati che stimiamo alla fine di dicembre sarà di 3.500 veicoli (+20% rispetto al 2022). A novembre come quota di mercato ci siamo confermati come primo brand estero sul mercato italiano e riteniamo che questo sia il nostro giusto posizionamento, ma credo che il prossimo anno saremo in grado di valutare meglio questi dati relativi al triennio al netto della capacità produttiva delle case. Una crescita dell’immatricolato del 20% è un dato record: nel mercato totale Italia per fine 2023 sono previste 25mila immatricolazioni, un dato che ci fa tornare ai livelli del 2006-2007, ma dobbiamo riconoscere che sono numeri che derivano dagli ordini fatti a fine 2021 e inizio 2022, di cui c’è una coda di consegne. C’è dunque una crescita del 15% sull’anno precedente, uniformemente distribuita anche sul construction e sul veicolo urbano. Nel metano c’è stato un netto calo (dal 6% del 2021 all’1,5% del 2023) per via del prezzo del metano, che ora tuttavia sta scendendo, trainando di conseguenza la domanda. Quest’anno abbiamo consegnato 900 veicoli V8 a 550 clienti diversi, soprattutto a grandi flotte: questo perché, nonostante le difficoltà del mercato e l’attenzione ai costi, il nostro marchio ha un forte appeal, soprattutto nel top di gamma della cabina S high-line: questo significa che c’è un’attenzione all’autista e il brand viene utilizzato per attrarre nuovi autisti. Un altro dato straordinario è quello relativo alle consegne, con 3.900 veicoli nel 2023, grazie ai tempi di consegna che si stanno normalizzando”.
Alessandro Girardi, Head of Pre-Sales and Logistics: “Il Super si sta difendendo molto bene sul mercato. Con oltre 2.000 veicoli già circolanti, conferma di saper coniugare le prestazioni con l’efficienza energetica. Al lancio avevamo promesso un risparmio di almeno l’8% che poi si è rivelato quasi un 12%, che contribuisce quindi a tagliare le emissioni. Da dicembre di quest’anno la Germania e l’Austria adotteranno una tassazione in base alle emissioni reali di CO2 (Eurovignette). Super rientra nella classe 3, quella più virtuosa per un veicolo diesel, dove riuscirà a rimanere anche nei prossimi anni in cui i limiti saranno ancora più restrittivi. Abbiamo calcolato, in 5 anni, un risparmio di carburante intorno ai 30mila euro e, nella tassazione Eurovignette, di 4.800 euro. Rimanendo in tema di motori termici, stiamo per avviare la costruzione dei motori a biometano da 420 e 460 cavalli (con coppia rispettivamente di 2100 e 2300 Nm) che hanno ereditato i componenti della catena cinematica Super (cambi OptiCruise, nuovo assale) che ci porterà a un risparmio medio del 5%. Abbiamo migliorato inoltre l’ecosistema digitale in termini di sicurezza, produttività, uptime”.
Fredrik Swartling, direttore Services: “Abbiamo implementato molto la digitalizzazione dal lato cliente con il portale MyScania, che offriamo gratuitamente per due anni insieme al veicolo, perché siamo convinti che per poter apprezzare un servizio bisogna provarlo. Un aspetto molto importante è la valutazione del conducente, che abbiamo da alcuni anni: oggi è visibile non solo al responsabile della flotta ma anche al singolo conducente, che potrà valutare la propria prestazione e dove è possibile migliorare. Il nostro obiettivo è avere autisti che guidino in maniera sostenibile”.
Paolo Carri: “Se parliamo di riduzione di CO2, noi parliamo di Hvo da tempi non sospetti perché crediamo nelle potenzialità dei biocarburanti perché la metrica well-to-wheel è quella che parla il linguaggio della scienza. Per noi è un limite il fatto che la normativa sulla CO2 consideri solo le emissioni allo scarico. L’Hvo è una potenzialità per tutti i costruttori e anche per gran parte del parco circolante, in Italia adesso abbiamo più di 700 punti di distribuzione e in questo momento l’appeal viene anche dal prezzo, che però forse non durerà a lungo. Quindi in questa prospettiva l’efficienza del nostro Super diventerà un vantaggio ulteriore. Lo sviluppo poi dei motori a gas non si è mai fermato, anche se ha attraversato un momento difficile: non è certamente la soluzione, ma una delle soluzioni. Per quanto riguarda l’elettrico, abbiamo presentato il nostro trattore elettrico a Ecomondo e si tratta di un prodotto che avrà delle performance di riferimento sul mercato, con un’autonomia di 370 km, capacità della batteria di 624 kWh e una potenza di ricarica di 375 kW. Ne consegneremo i primi esemplari nel 2024. Sappiamo che la transizione elettrica sarà più impegnativa in Italia che in altri Paesi europei e per questo abbiamo voluto sviluppare la capacità di fornire soluzioni complete fatte di consulenza ma anche di fornitura di soluzioni di ricarica.”
Andrea Carolli, direttore rete Italia, parla poi dell’ampliamento della rete con tre nuove realtà: Bimotor (Torino), Motortec (Bolzano) e Officina Turbocar (Cattolica). L’indice di soddisfazione dei clienti è molto alto (87%), ma la rete continua ad investire nel marchio, come ad esempio con il service OnSite, che permette di “entrare in casa” dei clienti con la manutenzione predittiva e di risolvere alcuni problemi senza spostare i mezzi più del necessario. Il 75% dei veicoli viene venduto già con un contratto di manutenzione, a dimostrazione della fiducia che i clienti ripongono nel marchio.
Anche per quanto riguarda la divisione Power Solutions, aggiunge Paolo Carri, “è stato un anno eccezionale, con una crescita del 25% nelle consegne rispetto al 2022. È il decimo anno consecutivo di crescita per questo business in Italia che ci ha consolidato come fornitori di riferimento all’interno della nostra gamma di potenza. Abbiamo 48 clienti in tre macro-settori: industriale, power generation e marino, dove lavoriamo da quest’anno con Bimotor. In quest’ultimo settore abbiamo intrapreso un interessante percorso di diversificazione. Le nostre vendite sono equamente suddivise nelle tre piattaforme (9, 13 e 16 litri). Come nel truck, nel 2023 c’è stato un rallentamento ma siamo positivi sul futuro, anche grazie al nostro 13 litri, riconosciuto quest’anno come Diesel of the Year grazie alla eccezionale densità di potenza e alla riduzione dei consumi”.
Conclude Enrich: “Il record di consegne di camion, che non avveniva dal 2002, rappresenta un traguardo importantissimo per noi. Anche a livello globale gli ordini sono andati bene, soprattutto in America Latina. La tendenza forte che stiamo vedendo, quella di ordinare camion ben equipaggiati, con la cabina alta, dimostra la maggiore attenzione alla qualità di vita dell’autista e non deve passare inosservata”.