Scania, nel 2021 si conferma il primo dei costruttori esteri over 16 ton sul mercato italiano. Il punto alla conferenza stampa di fine anno
In una conferenza stampa fiume, lo staff dirigenziale di Scania Italia praticamente al completo ha tirato le somme del 2021, un anno particolare caratterizzato da una forte domanda di veicoli, da grosse difficoltà di consegna a causa della crisi delle materie prime (in particolare i semiconduttori per le centraline elettroniche) e dall’inflazione che ha rialzato […]
In una conferenza stampa fiume, lo staff dirigenziale di Scania Italia praticamente al completo ha tirato le somme del 2021, un anno particolare caratterizzato da una forte domanda di veicoli, da grosse difficoltà di consegna a causa della crisi delle materie prime (in particolare i semiconduttori per le centraline elettroniche) e dall’inflazione che ha rialzato la testa.
Unico big del camion a organizzare un evento del genere, Scania non si è tirata indietro nemmeno quando è venuto il momento di snocciolare qualche numero. Secondo Daniel Dusatti, Direttore vendite veicoli, l’anno si dovrebbe chiudere con circa 20.800 truck over 16 ton venduti in totale sul mercato italiano, «numeri che non si vedevano dal 2008», il che significa un aumento del 24,6 per cento sul 2020. In discesa rispetto al primo semestre che aveva segnato un più 55 per cento, ma va considerato che nel 2020 il mercato si era letteralmente fermato all’inizio dell’anno.
Del mercato Italia sopra le 16 ton a Scania va la fetta maggiore tra i costruttori esteri, il 14,5 per cento, posizione di testa che mantiene per il quarto anno consecutivo, davanti a Mercedes Trucks e Volvo Trucks, mentre Iveco continua a veleggiare sul 34 per cento.
Scania, è boom di ordini
A completare un quadro che, se non fossimo tutti con le mascherine, sarebbe da festeggiamenti, un portafoglio ordini gonfio a dismisura, il 50 per cento in più rispetto all’anno scorso, compresi un migliaio di 8V, con previsione di consegna però a parecchi mesi, e un servizio di assistenza che, come ha sottolineato Frederik Swartling, direttore service, gira a pieno regime: «Diecimila contratti di assistenza in più, 20 contratti Fleet care in tutta Italia (per flotte da 20 a 150 veicoli), lancio di Procare per prevenire le rotture con l’obiettivo di zero imprevisti, contratti On-site per la manutenzione nella sede della flotta, con risparmio di gasolio per andare in officina e, soprattutto, di tempi di guida (in un momento come questo con scarsità di autisti non è poca cosa), apertura di nuove officine a Fiumicino nel Lazio, a Caserta in Campania e a Olbia in Sardegna».
A chiudere le danze, Enrique Enrich, ad di Italscania che ha fatto il bilancio del suo primo anno in Italia: «Sono stato fortunatissimo perché ho preso la direzione di un’azienda performante, ho trovato un team motivato e abbiamo un prodotto eccellente». E a proposito di prodotto, nel 2021, anno in cui tra l’altro Scania compie 130 anni, da Sodertalje sono arrivati i nuovi Bev, l’ibrido di quarta generazione, i nuovi V8 che hanno raggiunto il 50 per cento di efficienza termica e, ultimi in ordine di tempo, i Super con i motori diesel 6 cilindri che promettono di ridurre dell’8 per cento i consumi di carburante. Anche se «le promesse di scania sui consumi sono sempre al ribasso», chiosa Enrich. Come a dire, provateli e vedrete che consumano anche di meno.