Che Franco Fenoglio lasciasse la guida di Italscania era nell’aria dalla fine del 2019, ma ora è ufficiale, Enrique Enrich, a partire dal 1° dicembre 2020, assumerà la carica di amministratore delegato della filiale Scania Italia.

In carica dal primo marzo 2012, Franco Fenoglio chiude così un periodo di nove anni, non pochi per un manager. Una carriera durata ben 50 anni che lo ha visto protagonista del mondo del camion. Non solo al vertice dell’Azienda svedese, ma anche come presidente di Unrae Veicoli industriali, l’associazione dei costruttori esteri. Carica questa da cui si è dimesso in agosto.

Scania Italia
Franco Fenoglio insieme a Enrique Enrich

Scania Italia, un manager internazionale alla guida

Enrich ha iniziato la sua carriera in Scania oltre 20 anni fa. Prima, una laurea in economia e un master in statistica presso l’Università di San Paolo, in Brasile. In Scania ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali in numerosi paesi. In particolare, Svezia, Brasile, Colombia, Uruguay, Argentina e Messico. Ha trascorso gli ultimi 5 anni in Messico dove ha ricoperto il ruolo di Ad di Scania Messico.

Di seguito, le parole di Enrique Enrich, in un italiano più che discreto, grazie anche alle origini italiane della famiglia della nonna paterna.

«Sono entusiasta di questa nuova opportunità e della prospettiva di lavorare in un mercato di primaria importanza come quello italiano. Metterò in campo tutto il mio impegno per proseguire sulla strada del successo che ha contraddistinto Scania in Italia.

Il settore del trasporto sta vivendo un momento di grande cambiamento a livello globale, ci attendono tante sfide che sono certo riusciremo ad affrontare al meglio grazie ad un lavoro di squadra con il team di Italscania e tutta la rete di concessionarie ed officine».

Il passaggio di consegne: il lavoro di squadra al centro

«Sono felice di dare il benvenuto a Enrique Enrich. Sono certo che, grazie alla sua esperienza, darà un importante contributo ai futuri successi di Italscania», gli ha fatto eco Franco Fenoglio che, a tratti, è apparso commosso. «È stato per me un grande onore guidare questa azienda per così tanti anni. Il lavoro di tutta la squadra, della rete di concessionarie ed officine e la fiducia dei tanti clienti che in questi anni hanno scelto di far parte della famiglia Scania, ci ha consentito di rafforzare sempre di più il posizionamento del marchio Scania in Italia».

E sul tema della squadra si sono concentrati molto sia Enrich sia Fenoglio. Tanto che hanno fatto salire sul palco l’intera rappresentanza Scania presente, quasi a voler rimarcare visivamente che se il Costruttore svedese ha scalato la classifica dei pesanti in Italia sino alla seconda posizione (primo è Iveco) è proprio grazie al grande lavoro portato avanti da tutto il team.

Il ruolo dell’assistenza nell’anno del Covid-19

Altro tema su cui si sono concentrate le attenzioni è quello dell’assistenza. Su cui Enrich punta in modo particolare, promettendo anche di portare la sua esperienza in questo campo con innovazioni già sperimentate in altri paesi «perché il mondo sta cambiando, il trasporto sta cambiando e noi dobbiamo rispondere».

L’annuncio del cambio di Ad è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione in un anno particolarmente difficile che ha visto addirittura la chiusura degli stabilimenti Scania, causa Covid. Oggi si è ripreso al ritmo di 290 veicoli al giorno (più di prima), e un calo delle vendite che ha superato il 60% in aprile.

Ebbene, la stima è di una chiusura d’anno con un mercato in calo del 25 per cento, mentre sul service sono stati segnalati solo segni più, fatto di cui in Scania vanno particolarmente orgogliosi rivendicando la qualità del rapporto tra clienti e rete, rete che tra l’altro potrà contare a breve su tre nuove strutture.

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